Qualifiche non certo secondo i piani per gli uomini Toro Rosso ad Abu Dhabi, con Pierre Gasly che ha chiuso 17° e Brendon Hartley 20° (ma per il neozelandese anche l’ennesimo problema dovuto alla power unit con conseguente penalità, almeno sulla carta). Quello che è certo è che tutti nel team di Faenza lotteranno fino alla fine per l’importantissimo 6° posto nel Costruttori e, se contro la Haas l’impresa potrebbe non essere impossibile, discorso diverso con la Renault, visto che è il tanto discusso fornitore motori (per una sola gara).
Pierre Gasly: “La mia qualifica è stata buona e ne sono soddisfatto, perché sono riuscito a mettere tutto insieme e fare un giro discreto… L’unica cosa di cui non sono molto contento è la prestazione, ovviamente: qualificarsi solamente in diciassettesima posizione non è quello che volevamo ed è un po’ frustrante non poter lottare per posizioni migliori. Detto questo, penso che abbiamo sfruttato al massimo il potenziale di cui disponevamo oggi e questo è l’importante. Mi auguro davvero che il team riesca a mantenere il sesto posto in campionato: sarà un compito difficile, ma nulla è impossibile! Continueremo a spingere, poi vedremo come andrà a finire!“.
Brendon Hartley: “Non sono soddisfatto, non è stata una buona qualifica per me… Per tutto il fine settimana è mancato il passo su entrambe le vetture, ma in modo particolare sulla mia. Ovviamente, abbiamo apportato diversi cambiamenti: non avevamo nulla da perdere in questa sessione, perché – a causa della penalità in griglia – saremmo comunque partiti dal fondo dello schieramento. Ma è stata una sessione piuttosto frammentata, nella quale non sono riuscito a mettere tutto insieme… È un po’ frustrante, ma il risultato non cambia. Certo, mi sarebbe piaciuto cercare il colpaccio con un giro banzai, ma non ha funzionato. La cosa positiva è che tutto questo ci consente di avere una buona preparazione per il prossimo anno! Adesso, tutto quello che dobbiamo fare è spingere il più possibile: conquistare punti sarà difficile, così come sarà piuttosto dura difendere la sesta posizione in campionato, ma faremo del nostro meglio e resteremo ottimisti fin quando non sarà davvero finita“.
Jonathan Eddolls (Chief Race Engineer): “Nel tentativo di comprendere la natura dei problemi che avevamo incontrato ieri, gli ingegneri hanno passato moltissimo tempo ad analizzare tutti i dati riguardanti le gomme, il comportamento aerodinamico e il set-up meccanico. Abbiamo trovato il bandolo della matassa su un buon numero di questi problemi, ma alcune domande erano rimaste senza risposta. Così, abbiamo sfruttato le FP3 per approfondire e per coprire tutto il lavoro, i piani d’azione delle nostre due vetture sono stati leggermente diversificati. In questa sessione abbiamo ottenuto delle informazioni interessanti, ma chiaramente ci mancava ancora il passo. Prima delle qualifiche abbiamo apportato alcuni grandi cambiamenti, specialmente sulla vettura di Pierre, e questo ha portato a un miglioramento della performance alla monoposto, anche se – ovviamente – non è quella la posizione in cui vorremmo essere. Sulla vettura di Brendon, in qualifica, abbiamo cercato qualche compromesso perché nelle FP3 aveva delle piccole differenze in termini di guidabilità rispetto a Pierre. Crediamo di aver avuto un rendimento inferiore al previsto ma, anche se la nostra attenzione da un po’ si è spostata sulla vettura del prossimo anno, questo non significa che ci arrenderemo prima di vedere la bandiera a scacchi in gara. Difenderemo la nostra sesta posizione in campionato e durante la gara può succedere di tutto, quindi crediamo che il nostro sia un obiettivo ancora raggiungibile“.
Redazione MotoriNoLimits