Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano rappresentanti di Polizia Stradale e Ferroviaria e ha parlato di una realtà “sempre più complessa e tumultuosa, in un mondo che vede moltiplicarsi gli spostamenti, così che una mobilità efficiente e sicura è diventata un’esigenza primaria e imprescindibile per una società che voglia stare al passo con lo sviluppo e assicurare il benessere dei suoi membri”. E non ha mancato di puntare il dito contro “le carenze del sistema stradale, bisognoso di ingenti investimenti di ammodernamento e messa in sicurezza e lo scarso senso di responsabilità di molti conducenti, che sembrano spesso non avvedersi delle conseguenze anche gravi della loro disattenzione (per esempio con l’uso improprio dei cellulari) o della loro sregolatezza.”
Il papa ha poi proseguito parlando di “una fretta e una competitività assunte a stile di vita, come se gli altri conducenti fossero degli ostacoli o degli avversari da superare, trasformando le strade in piste di Formula 1 e la linea del semaforo nella partenza di un gran premio”.
E, rivolgendosi direttamente ai rappresentanti dei corpi di Polizia ha sottolineato come “per incrementare la sicurezza non bastano le sanzioni ma è necessaria un’azione educativa, che dia maggiore consapevolezza delle responsabilità che si hanno nei confronti di chi ci viaggia accanto”.
Barbara Premoli