Lapo Elkann è una persona speciale, ci piace e non l’abbiamo mai nascosto. Per la sua carica, la sua determinazione, la sua energia. Si mette una cosa in testa e la realizza, per quanto sulla carta possa sembrare quantomeno molto difficile. Aveva un sogno: passava da piazzale Accursio a Milano e vedeva la vecchia iconica ex-stazione Agip che tutti noi milanesi abbiamo negli occhi e nel cuore. La vedeva abbandonata, destinata a crollare e allora ha pensato di rispondere al bando, ha contattato uno degli migliori architetti sulla piazza, Michele De Lucchi, poi ha proposto allo chef Carlo Cracco di salire a bordo. Ogni volta che passavamo buttavamo un occhio per vedere se i lavori avanzavano. E a Monza, nel weekend del GP quando l’abbiamo incontrato dopo il solito abbraccio ci ha detto: “Primi di novembre ci siamo, tieniti libera“. E così è stato.
Dicevamo che Lapo è energia, al punto di riuscire a riscaldare e illuminare anche un’uggiosa mattinata autunnale, con il suo abito giallo e il suo giustificato entusiasmo. Varcare quella porta è stato un sogno, come entrare nel paese dei balocchi, sovrastati da nuvole di macchinine, da oggetti scelti con attenzione maniacale, gusto, cura, eleganza, materiali particolari. E’ la prima volta, vi assicuriamo, che in una presentazione ci viene detto: “Prima di andare via, passate a vedere i bagni“. E ne valeva la pena, perché al piano -1 ci si trova davanti a due porte in teak, che catapultano l’ospite all’interno di una barca Riva, con lavandini e sanitari in acciaio color rame, grazie allo speciale trattamento di galvanizzazione, e il teak sempre protagonista per pavimento e pareti, sulle quali sono appese immagini storiche e contemporanee dei motoscafi Riva.
La storia di Piazzale Accursio inizia negli anni 50, nel pieno miracolo economico italiano. Una sorprendente architettura con ampie ali divide la piazza, due vie si snodano e portano il nuovo viaggiatore in luoghi magnifici. Per molti anni questa bellissima architettura è rimasta abbandonata al suo destino di incompresa decadenza. Ora le sue porte si riaprono in una rinnovata veste grazie a Lapo Elkann e a Garage Italia. Una nuova location che proietta il viaggio verso la fantasia e che diventa oggi ancor più significativa come punto di contatto tra una città simbolo dell’Italia contemporanea, Milano, e le altre capitali e culture europee e globali.
“Milano ha l’onere e l’onore di rappresentare l’ammiraglia del rinascimento italiano nel panorama globale, relazionandosi attivamente con gli altri centri culturali e imprenditoriali nel mondo. Ed è per questo motivo che ho voluto realizzare uno spazio per condividere, creare e assaporare il meglio del nostro Paese, riunendo sotto lo stesso tetto le eccellenze italiane nel settore della creatività, del design, del motion e del food”, ha detto Lapo Elkann.
Aperta ogni giorno dalle 9:30 alle 2:00 di notte, la sede di Garage Italia accoglierà gli amanti dello stile e della bellezza in ogni sua forma, in tutti i momenti della giornata, dalla colazione al dopocena, portando nuova linfa vitale e sociale al quartiere Portello. All’interno i suoi 1.700 mq si distribuiscono verticalmente su due piani fuori terra e un piano interrato dedicato ai servizi e ai locali per lo staff.
“Aprire Garage Italia ha rappresentato per me una sfida personale e imprenditoriale – ha proseguito Lapo – che ho affrontato nell’ottica di una visione più ampia, non puramente individuale, ma con la chiara volontà di dare un valido apporto sociale alla comunità che vive nel quartiere, alla città di Milano e all’Italia stessa, coinvolgendo persone e aziende del nostro Paese. Sono convinto che la mia iniziativa potrà essere d’esempio in Italia e nel mondo, e che progetti come questo saranno d’ispirazione per la comunità internazionale dei thinkers and makers.”
Garage Italia si trova all’interno dell’ex-stazione Agip Supercortemaggiore, una stupenda architettura anni 50, un esempio di streamline moderno, caratterizzata dai bordi arrotondati di due sproporzionate tettoie che fanno immaginare che l’edificio possa spiccare il volo. L’intervento di restauro conservativo e consolidamento statico di aMDL, sotto la guida di Michele De Lucchi, ha rispettato l’identità storica e architettonica dello spazio, proiettandolo nella contemporaneità. “A piazzale Accursio una bellissima architettura sembra spiccare il volo. Qui si incontreranno personaggi visionari, anticipatori delle tendenze del domani. Lapo Elkann ha riconosciuto in questo oggetto abbandonato da tanti anni un grande valore e ne ha fatto un’architettura aperta a tutti quelli che hanno la curiosità e la volontà di vedere oltre quello che già esiste”, ha detto De Lucchi
L’edificio è stato oggetto di un meticoloso intervento per riportare gli esterni al colore originale. Tutte le tessere in ceramica del mosaico che rivestiva la superficie curva delle due tettoie, così come le facciate esterne, sono state infatti pulite e restaurate con grande cura. A perimetro delle ali sono state installate due file di neon, riposizionate esattamente come negli anni 50: un vero e proprio elemento architettonico che valorizza la forma aerodinamica dell’edificio e che torneranno a far splendere come in passato la “stazione”, catalizzando l’attenzione sulle sue linee futuristiche.
Sopra la linea del tetto, gli alti pennoni ricalcano il disegno di quelli originali: sono il supporto della nuova insegna di Garage Italia che si staglia alta nel cielo, ben visibile nella sua funzione di comunicazione per chi percorre l’asse stradale del Sempione. Subito dopo la porta di ingresso, che riprende la vetratura originale degli anni 50, una grandissima nuvola composta da oltre 1.100 modellini di autovetture sospese sull’area bar, che si ravviverà al mattino per le colazioni, accompagna il visitatore verso l’anima di Garage Italia Customs: la fucina dei progetti tailor-made di personalizzazione. Il fulcro dell’attività dell’hub creativo di Garage Italia prende vita all’interno della Materioteca, un luogo ispirazionale dove le idee si trasformano in realtà e dove è possibile toccare con mano tutti i materiali che saranno utilizzati per la realizzare il proprio sogno di personalizzazione. Sulla parete di fondo una grande libreria mostra la qualità e la ricchezza cromatica delle lamiere verniciate, dei tessuti e delle pelli disponibili.
Gli ambienti sono caratterizzati dal blu delle pareti e dalle divisioni interne realizzate con strutture industriali in ferro grezzo. La pavimentazione è in cemento nero. Gli arredi, realizzati su disegno, riprendono uno stile industriale e sono arricchiti da raffinati dettagli costruttivi ripresi dal mondo delle auto, delle barche e degli aerei, come i gradini utilizzati per le scale, ottenuti con un calco di pneumatici.
Un’area dedicata è stata inoltre allestita per tutti gli appassionati di auto e i piloti professionisti, che avranno la possibilità di “guidare in pista” una Ferrari, grazie al simulatore professionale e iperrealistico di Allinsports, azienda partner tecnico della Ferrari Driving Academy, e al supporto di un istruttore personale. Il simulatore è infatti lo stesso utilizzato per formare i piloti che corrono nel campionato GT e riproduce il comportamento di una vettura da competizione. La scocca proviene da un telaio originale Ferrari e l’abitacolo è perfettamente riprodotto in ogni singolo dettaglio. Infine per tutti i lover del brand lo shop del Piano Terra permetterà di acquistare esclusivamente dei pezzi unici che potranno essere personalizzati e che faranno parte di edizioni in serie limitata realizzate in collaborazione con brand d’eccellenza, sia per quanto riguarda l’abbigliamento sia per quanto riguarda gli accessori.
Salendo al piano superiore si raggiunge il ristorante Garage Italia Milano, che occupa un’unica grande sala a forma trapezoidale affacciata su piazzale Accursio. Al centro dello spazio la carrozzeria di una Ferrari 250 GTO è stata trasformata in una funzionale cocktail station per animare le serate. Sul soffitto c’è invece la sagoma di una vera pista elettrica giocattolo, per un totale di 35 mt di legno con inserti in acciaio, con 22 mini modelli di Formula 1, comprese due Ferrari volutamente posizionate vicine al traguardo. Lungo il perimetro si trovano panche, tavoli e sedie disegnati appositamente per il ristorante e realizzati da Cassina Contract. Per l’arredo sono state scelte 50 sedie 298 (design De Lucchi per Cassina) personalizzate con grafiche racing. Nove sedili Ferrari Daytona e due sedili della Ferrari 599 sono diventati delle poltrone e infine il divano è stato creato ispirandosi alla storica Ferrari di Gianni Agnelli, con rivestimento in pelle Frau bicolore e prese USB “nascoste” nei braccioli. Grandi aperture finestrate portano luce all’ambiente che si affaccia sulle ali dell’edificio.
L’ampia terrazza esterna è perimetrata da quinte di vegetazione tropicale che sembra continuare nelle fronde degli alberi di viale Certosa. Sulla punta estrema della terrazza, che si affaccia su Milano, un piccolo spazio, il “Riva Privée”, disponibile solo su prenotazione, è allestito come il famoso motoscafo Aquarama, con pavimentazione in legno di mogano e listelli in acero con divanetti rivestiti da materiali nautici nei colori iconici, bianco e azzurro, del rinomato brand nautico italiano.
“È stato bellissimo e stimolante lavorare su questo progetto. Garage Italia è un contenitore magico in cui convivono il divertimento, la creatività, la buona cucina, la passione, il sogno. La cucina che proponiamo è all’insegna del Made In Italy, con piatti semplici e accessibili a tutti, con l’assoluta qualità e ricerca delle materie prime, che parte dalla grande ricchezza delle ricette italiane e regionali, presentate al pubblico in un’ottica più innovativa e creativa dallo Chef Gabriele Faggionato con la mia diretta supervisione. Nel menu abbiamo inserito per i nomi dei piatti dei richiami al mondo delle auto e dei motori, per creare un fil rouge con l’ambiente circostante e con il mondo Garage Italia“, ha detto lo chef Carlo Cracco. La proposta culinaria partirà da un light lunch, per passare poi all’aperitivo e alla cena, tutti i giorni della settimana. La serata si accenderà poi con l’apertura del cocktail bar al centro della sala, con una carta di drink tradizionali e inediti, da abbinare alle portate della cena o da gustare come aperitivo o after dinner.
E non poteva mancare una grande attenzione alla sostenibilità. Gli impianti tecnologici sono infatti a sistema in pompa di calore con acqua di falda, sfruttando quindi il principio della geotermia (calore della terra) per riscaldare gli ambienti, con un notevole risparmio sui costi e sulle emissioni nocive nell’ambiente. La fornitura elettrica è in parte garantita con l’uso di pannelli fotovoltaici posizionati in copertura, in modo da non alterare la linea architettonica dell’edificio. La verniciatura esterna è realizzata con vernice a base di Airlite, una speciale pittura che utilizza la luce del sole per ridurre notevolmente la presenza di sostanze inquinanti nell’aria (fino all’88,8%), neutralizzare gli odori ed eliminare muffe e batteri.
Garage Italia Customs è una realtà ormai operativa da quasi 3 anni, un hub creativo specializzato nel mondo delle personalizzazioni a 360 gradi per privati e aziende, che può vantare prestigiose collaborazioni con brand leader nel loro settore e numerosi progetti realizzati dal proprio centro stile. Con l’apertura del nuovo headquarter, vuole spingersi oltre e si propone come piattaforma creativa in grado di sviluppare progetti, prodotti ed esperienze uniche personalizzate per brand, aziende e clienti privati. “Sempre più persone al mondo amano poter rendere unico ogni momento della propria vita, personalizzando gli oggetti che usano ogni giorno. Desiderano portare il proprio stile sugli oggetti personali o da condividere con la propria famiglia. Durante il lavoro o nel tempo libero. Si parte dalla cover dello smartphone per arrivare fino a un jet privato o uno yacht di lusso. Tutti possono essere unici nel loro mondo, con il proprio stile“, ha concluso Lapo Elkann.
Il nostro consiglio? Se non l’avete ancora fatto, andateci, per una colazione, un aperitivo, una cena: sarà un momento unico e assolutamente accessibile a tutti. E capirete perché ammiriamo tanto la creatività di Lapo e la sua energia. Non saremmo mancati per niente al mondo all’inagurazione, perché quella stazione di servizio, col cane a sei zampe che tanto ci scatenava la fantasia, era la sosta obbligata quando da bambini si partiva per il weekend al lago sulla Fiat 1100 bianca con mamma, papà e a volte anche i nonni. Troppa la curiosità e anche il timore che venisse snaturata: ma Lapo è riuscito nel miracolo di farci tornare indietro di decenni e, allo stesso tempo, di proiettarci nel futuro e nel colore.
Barbara Premoli
LA STORIA
Commissionata nel 1952 all’architetto Mario Bacciocchi da Enrico Mattei, la stazione Agip Supercortemaggiore fu completata nel 1953 e diventò immediatamente un tempio dell’automobile, frequentato assiduamente dai tanti automobilisti che, nel weekend, si spostavano sulla Milano-Laghi. La stazione ospitava, oltre al piazzale esterno per il rifornimento di carburante, un ampio spazio commerciale al piano terra dove erano presenti un bar, gli uffici, un’area di attesa e un’officina per il lavaggio e la manutenzione della automobili. Attiva fino alla metà degli anni 0 e parzialmente negli anni 90, la stazione testimonia una fase importante dello sviluppo economico e sociale del dopoguerra in cui l’attenzione architettonica era rivolta anche agli edifici industriali e di servizio. Sorge su un lotto triangolare definito dall’intersezione di due viali che ne ha determinato la forma architettonica. La prospettiva più suggestiva si ha percorrendo viale Certosa verso nord, le due grandi tettoie orizzontali trasformano il vertice del triangolo in una curva che si proietta in avanti attraverso un arditissimo sbalzo.