Ed eccoci al penultimo round del 2017, il GP del Brasile. Dopo aver conquistato il quarto titolo Costruttori di fila nel GP degli USA e quello Piloti con Lewis Hamilton in Messico nel weekend successivo, la Mercedes negli ultimi due appuntamenti tenterà il colpaccio: manca solo la doppietta nella classifica piloti. A oggi tra Hamilton e Bottas c’è Sebastian Vettel che ha 15 punti di vantaggio sul finlandese.
La Mercedes non ha più nulla da perdere e sia a Interlagos sia ad Abu Dhabi potrà spremere al massimo vettura e power unit per aiutare il suo pilota e prepararsi alla prossima stagione in cui i team avranno a disposizione solo tre unità per ciascun driver. Diminuiscono i motori, ma aumentano i circuiti in calendario e i chilometri da percorrere. Certamente una bella sfida per tutti motoristi, dove i tedeschi la fanno da padrone. Come ho già avuto modo di esprimere, non sono favorevole a questa scelta tecnica poiché comporterà un elevato aumento dei costi (anziché abbassarsi). Tutti staranno lavorando per raggiungere la massima affidabilità e i problemi accusati da Renault negli ultimi appuntamenti ne sono un esempio.
Il casa Ferrari il momento è delicato poiché sono chiamati a fare dei cambiamenti e l’eventuale perdita del secondo posto creerebbe non pochi problemi di stabilità e serenità all’interno del team. Si arriva quindi in Brasile, a Interlagos, per il penultimo appuntamento, su un tracciato storico, corto e veloce che anche quest’anno potrebbe premiare il telaio della Red Bull. Di sicuro la pole 2016 sarà battuta, ma in qualifica bisognerà fare attenzione al traffico. Anche il meteo potrebbe avere nuovamente un ruolo importante. Resta aperta anche la sfida tra Toro Rosso-Haas-Renault: la TR parte svantaggiata anche se forse è già orientata al 2018 dove monterà la nuova power-unit giapponese. Ci aspetta un weekend ricco di sfaccettature…