E’ già ora del GP del #Messico. Si arriva su un circuito particolare, posizionato a oltre 2.000 metri s.l.m. che richiede un’adeguata configurazione delle power unit con un rettilineo tanto lungo da far firmare nel 2016 a Bottas il nuovo record di 372,5 km/h con la sua Williams. L’anno scorso avevamo vissuto un weekend decisamente caotico con diverse penalizzazioni che avevamo mutato la classifica finale. Un po’ come successo ad Austin la scorsa settimana.
Mi auguro quindi che possa essere un fine settimana sereno e aperto alle varie valutazioni. Nei confronti di questa F1 moderna è prioritario intervenire sul gruppo di lavoro intorno al direttore di gara, che dovrebbe essere il medesimo per l’intera stagione. Solo in questo modo si possono limitare al minimo i possibili errori di valutazione dei singoli episodi di gara. Con un medesimo gruppo si avrebbe un unico metro di giudizio evitando gli spiacevoli episodi che certamente non fanno bene all’immagine di questo sport.
Sono convinto che Liberty Media dovrebbe intervenire proprio su quest’area, contestualmente alle varie novità che sta introducendo e che pensa di introdurre, per aumentare l’appeal del Circus. Proprio in questi giorni si è parlato della possibilità di portare a 25 i gran premi, eliminando le prove libere del venerdì: 25 gare sarebbero un impegno notevole sia per i protagonisti stessi – team e piloti – ma anche per gli spettatori.
Tornando al GP, la Pirelli lascia a casa le mescole Medie usate nella passata stagione dando spazio a Soft-SuperSoft-UltraSoft. Sarà una gara in cui la Ferrari dovrà pensare a difendere il titolo di vice-campione piloti e costruttori soprattutto da una Red Bull che già l’anno scorso andò molto bene e anche quest’anno sarà un cliente scomodo e molto forte.
Dopo aver festeggiato la conquista del Costruttori ad Austin, la Mercedes cercherà di raddoppiare la festa col titolo Piloti. Dopo il successo in Texas, Lewis Hamilton è veramente a un passo. Resta invece molto aperta la lotta per il quinto posto con quattro team racchiusi in una manciata di punti. La Toro Rosso si presenterà, ancora una volta, con una line-up nuova: a Kvyat non è bastato il punto conquistato ad Austin per guadagnarsi la conferma e la fiducia della Red Bull, che dovrà far posto al rientrante Pierre Gasly al fianco del 28enne Brendon Hartley.