Dopo 19 anni la #Malesia esce dal calendario #F1 con una gara ricca di colpi di scena, vinta da Max #Verstappen davanti alla #Mercedes di Lewis #Hamilton,
partito in pole, e alla Red Bull del compagno di squadra Daniel Ricciardo, che è riuscito a tener dietro un arrembante Sebastian Vettel, partito 19°. Non 20° per via del colpo di scena iniziale, il ritiro di Kimi Raikkonen, la cui Ferrari è stata riportata ai box dopo il giro di formazione, con la seconda piazzola rimasta vuota.
Al via Hamilton ha preso il comando, Verstappen ha passato la Mercedes di Valtteri Bottas e poi si è messo all’inseguimento di Hamilton, che ha passato nel giro 4. Da quel momento l’olandese non ha più ceduto il comando della gara, facendosi un gran bel regalo per i 20 anni compiuti ieri, conquistando la seconda vittoria in carriera in una stagione non certo fortunata, con 7 ritiri. Ma il passo delle Red Bull oggi è stato incredibile, e neppure le Mercedes sono riuscite a controbattere, con Hamilton a quasi 13 secondi al traguardo, con Bottas quinto alle spalle di Vettel.
Viene da chiedersi cosa avrebbero potuto fare le Ferrari senza tutti i problemi tecnici in cui sono incappate da ieri e che hanno avuto la ciliegina sulla torta dopo il traguardo, quando Vettel e Stroll sono entrati in contatto e di colpo le telecamere hanno inquadrato la SF70H “esplosa”, facendo venire un infarto ai tifosi ferraristi di tutto il mondo! Ma l’incidente è avvenuto fortunatamente dopo la bandiera a scacchi, e in tempo record i commissari FIA hanno chiuso l’investigation dicendo che nessuno dei due piloti è responsabile dell’accaduto e quindi non saranno prese altre azioni. Sospiro di sollievo, perché sarebbe stato un peccato se avesse avuto ripercussioni sulla incredibile gara in rimonta del tedesco della Scuderia. Che per tornare ai box si è fatto dare un passaggio dalla Sauber di Pascal Wehrlein, facendoci fare un tuffo nel passato…
Sesto Sergio Perez con la Force India, davanti alla McLaren di Stoffel Vandoorne, a Lance Stroll che ha battuto il compagno di squadra in Williams Felipe Massa e all’altra Force India di Esteban Ocon, a completare la top 10. Il risultato di oggi vede Hamiton allungare la leadership in campionato su Vettel da 28 a 334 punti, con cinque gare ancora da disputare, la prossima in Giappone tra una settimana. Giochi ancora apertissimi, quindi, in una stagione che non smette di regalare sorprese. Se però dal prossimo GP abbiamo meno colpi di scena le coronarie ringraziano… oggi è mancata solo la pioggia, che era prevista verso le 16.00 locali e avrebbe rivoluzionato tutto. Forse Liberty Media dovrebbe iniziare a pensare un servizio di previsioni meteo alternativo a questo a dir poco fallimentale!
Difficile scegliere il pilota di giornata: Vettel si commenta da solo, da 19° a 4°, Verstappen quando non fa il ragazzino fuori di testa ha un piede e una testa che mollali, ma grande anche Ricciardo, che è riuscito a sfiancare Vettel, fino a farlo rinunciare dal tentare manovre per superarlo, anche perché le supersoft montate dalla Ferrari nel giro 28 erano alla fine. Abbiamo dimenticato qualcuno? Ah sì, Hamilton ovviamente, che da ragioniere, calcolatrice alla mano, si è “accontentato” della seconda posizione con la testa al campionato. Per finire, un saluto alla Malesia: in 19 edizioni non si è mai vista tanta gente come in questo weekend, devono averli buttati dentro con la forza. Peccato esca dal calendario: un caldo e un umido boia, ma una gran bella pista, l’unica secondo noi che Tilke abbia davvero azzeccato. E infatti dato che è bella e offre spettacolo nessuno ha mosso un dito perché restasse… In compenso la Cina ha rinnovato per altri tre anni. Pensate sia questione di business? Noooooooo!
Barbara Premoli