Il bello della vita è stupirsi e per noi vedere per la prima volta tante meraviglie insieme è stato stupore vero. Il Gran Premio #Nuvolari ha preso il via venerdì quando 315 splendide auto d’epoca provenienti da 17 nazioni hanno lasciato Mantova e Piazza Sordello alla volta del Mar Adriatico dando ufficialmente il via alla 27ª edizione. Oltre 1000 i km che in 3 giorni gli equipaggi percorreranno avvicendandosi tra prove cronometrate e controlli orari. La prima vettura, una OM 665 Superba del 1925 ha lasciato il palco allestito in piazza allo scoccare delle 11.00 seguita da altri 314 splendidi esemplari giunti da tutto il mondo per seguire le orme del mito di Tazio Nuvolari.
Di tutte le vetture in gara, 174 provengono dall’estero in rappresentanza di 17 Paesi stranieri: sono ben 16 gli equipaggi argentini e 51 i tedeschi, secondi solo ai 133 italiani, altri ancora provengono da Austria, Belgio, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Svizzera, USA a conferma della fama e del successo della manifestazione a livello internazionale.
Un’auto che porta con sé una storia leggendaria arriva addirittura dall’Australia; guidata dal suo proprietario l’australiano David Reidie insieme al copilota Paolo Di Taranto, collezionista e manager della Zagato, la Fiat Otto Vu (Zagato) del 1954 che partecipa alla 27a rievocazione con il numero 148, è l’unica auto in gara ad aver corso due delle quattro edizioni storiche originali del Gran Premio Nuvolari (1954-1957) nel 1955 e nel 1956.
Oltre alle nazionali Fiat, Lancia, Alfa Romeo, OM e Ferrari sono 47 le case automobilistiche in gara: le inglesi Triumph, Jaguar, Aston Martin e Bentley; dalle statunitensi Ford, Buick e Chrysler alle tedesche Auto Union, DKW, Mercedes, BMW, Porsche fino alle Bugatti. Una vetrina straordinaria di vintage car che con le loro carrozzerie perfettamente conservate rimandano a un passato che va dal primo dopo guerra ai mitici anni ’70, passando per lo stile indimenticabile della Dolce Vita.
Un’ulteriore dimostrazione di come il mito positivo di Tazio Nuvolari sia forte e presente ancora oggi, e come il Gran Premio Nuvolari sia in grado di coniugare storia e passione coinvolgendo piloti e pubblico di tutte le età che durante la gara si sfidano in un viaggio che è in realtà un’esperienza straordinaria e un tuffo nel passato condividendo storie e le emozioni di un viaggio unico a bordo di veri e propri capolavori di storia, meccanica e design.
Nella prima giornata le oltre 300 vetture hanno attraversato la Pianura Padana sfrecciando sulla pista dell’Autodromo di Modena, per raggiungere poi Faenza dove hanno incontrato i bolidi della Scuderia Toro Rosso Red Bull. L’arrivo in tarda serata a Cesenatico dove i piloti hanno partecipato alla festa al Grand Hotel Leonardo da Vinci.
Ricordiamo che il Gran Premio Nuvolari è la gara conclusiva del Campionato Italiano Grandi Eventi Epoca Championship, organizzato da ACI Sport per i Grandi Eventi di Regolarità e decreterà, dunque, il campione italiano della specialità.
Oggi la seconda tappa da Rimini, passando per le bellezze di Toscana, Umbria e Marche e ritorno a Rimini e domenica la terza tappa: per l’ultimo sprint, la gara partirà da Rimini, lungo il Mare Adriatico attraverso le città dell’Emilia Romagna, fino all’arrivo di Mantova, città natale di Tazio Nuvolari dove i vincitori sfileranno sul palco di piazza Sordello. Gli autodromi: il Gran Premio Nuvolari 2017 correrà negli autodromi di Modena e Misano Adriatico.
Equipaggi speciali
La mitica auto di Tazio: l’Auto Union Type D, vettura da Grand Prix di Audi Tradition pilotata proprio da Tazio Nuvolari nel GP di Belgrado del 1939, da sempre vettura n.1 del Gran Premio Nuvolari, è esposta per i tre giorni di gara in piazza Sordello.
Audi, una gara nella gara: la casa dei quattro anelli si distinguerà anche all’interno della corsa dove le vetture numero 100 e 101, rispettivamente due Audi Tradition Cup URQUATTRO del 1988 e del 1990, disputeranno una gara nella gara, lungo il percorso del GP insieme alle altre auto, ma contendendosi un titolo a parte.
Sull’equipaggio targato Eberhard il mitico Miki Biasion che guida un’Alfa Romeo 1900 C Super Sprint del 1956 con il numero 202.
Per Banca Generali corrono invece i due equipaggi 181 e 182, con una Porsche 356 1500 Speedster del 1955 e un’Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato del 1955.
Con Red Bull alla scuderia Toro Rosso a Faenza: per la prima volta i “bolidi di ieri” del Gran Premio Nuvolari sfileranno accanto ai modernissime vetture della F1. Venerdì 15 il percorso ha toccato proprio la sede della scuderia per il controllo timbro e foto con le auto che negli ultimi 10 anni hanno corso con la Scuderia Red Bull.
La cosa più sorprendente? La gente lungo il percorso… ci è rimasta negli occhi una signora anziana, sulla sua seggiolina nel giardino davanti a casa, come rivedesse scorrere il suo passato. E tanta gente, anche ragazzi, cosa che fa ben sperare per il futuro, perché tutto questo continui a essere apprezzato dopo di noi che tante di queste auto le abbiamo anche viste circolare su strda quando erano “moderne”, tipo la Fiat 1100, la Prinz, la Ami 6, solo per citare le prime che ci tornano in mente. E poi abbiamo attraversato tanti luoghi che sono la storia dei motori, certo, ma anche della musica: Novellara, Correggio vi dicono qualcosa? Insomma, una gran bella esperienza!
Barbara Premoli