Terminata la pausa estiva con il GP del #Belgio ci prepariamo a entrare nell’ultima parte di un campionato che si sta dimostrando molto equilibrato. Mancano ancora nove round alla fine e, almeno sulla carta, Ferrari e Mercedes hanno quattro gran premi favorevoli ciascuno. Vincerà chi sarà più bravo a mettere in pista gli ultimi sviluppi e chi commetterà meno errori, poiché fino a oggi sia Vettel sia Hamilton non sono esenti da colpe.
Si parte con Spa-Francorchamps e Monza, due piste pro-Mercedes, prima di arrivare a Singapore che potrebbe essere lo spartiacque anche per il mercato-piloti. In questa ultima parte di stagione entreranno in gioco anche le possibili penalty per la sostituzione dei componenti legati alla Power-Unit, con Sebastian Vettel leggermente in svantaggio rispetto a Lewis Hamilton. Si arriva su una pista molto impegnativa sia per le vetture sia per i piloti con carico aerodinamico e velocità importanti.
Tradizionalmente il meteo è molto variabile e per la prima volta nelle Ardenne Pirelli porterà le Ultrasoft: le prove libere del venerdì saranno determinanti per studiare il comportamento di questa mescola e capire i giri che si potranno effettuare prima di passare al compound più duro. Così come a Monza, anche in Belgio la prima curva rappresenta un’incognita importante. Storicamente La Source è stata fatale a molti piloti tra cui anche Alonso che perse un mondiale con la Ferrari quando Grosjean gli decollò pericolosamente sopra.
La Red Bull potrebbe essere il terzo incomodo, pronta a rubare punti pesanti con Verstappen e Ricciardo, sfruttando il buon carico aerodinamico prima di giocarsi il tutto per tutto a Singapore. Il bel gesto visto in Ungheria da parte degli uomini di Toto Wolff potremo non rivederlo: hanno regalato a Vettel tre punti che potrebbero risultate anche determinanti.