Con il tempo di 1m18.455s registrato nelle FP2 del GP di Ungheria, Daniel Ricciardo non solo migliora di oltre un secondo e mezzo la pole dello scorso anno, ma si avvicina al record assoluto dell’Hungaroring risalente al 2004. Oggi il pilota australiano è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere con pneumatici Red supersoft che sono circa 0,8 secondi più veloci rispetto ai P Zero Yellow soft. L’altra mescola nominata per questa gara è la medium, usata principalmente nei giri d’installazione.Tutte e tre le mescole sono state utilizzate oggi, con i team che hanno concentrato il lavoro sul bilanciamento aerodinamico con diversi carichi di carburante. Dopo un inizio con cielo nuvoloso, il tempo è migliorato e la temperatura asfalto ha superato i 45°. Nonostante questo fattore, insieme al continuo susseguirsi di curve dell’Hungaroring, nessun pneumatico ha dimostrato di avere segni di blistering.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING “L’asfalto rinnovato prima della gara nel 2016 sta dimostrando oggi di essere più liscio e offrire un buon grip. La temperatura dello scuro asfalto ungherese, già elevata in FP1, è aumentata di circa otto gradi in FP2. La mescola supersoft è stata la più veloce in entrambe le sessioni. Il divario sul giro tra soft e supersoft, che saranno le principali mescole per la gara, è abbastanza chiaro. L’unica incognita è il degrado, visto che oggi le simulazioni di long run sono state interrotte a causa delle due bandiere rosse in FP2. Le vetture più veloci, in particolare, mostrano di avere un passo molto simile”.
Redazione MotoriNoLimits