Il pilota Ferrari Sebastian Vettel ha conquistato la pole del GP di Ungheria al termine di una qualifica disputata da tutti esclusivamente con Red supersoft, circa 0,8 secondi più veloci rispetto ai P Zero Yellow soft. I tempi sul giro sono migliorati costantemente, con il precedente record dell’Hungaroring che era già stato battuto nelle FP2. Già nel Q2 due piloti sono arrivati all’1m16, mentre nel Q3 i primi sei sono scesi sotto l’1m17s, con il tempo della pole di 1m16.276s: quasi 3,7 secondi più veloce rispetto al 2016. L’Hungaroring è un circuito di soli 4,381 chilometri, quindi questo risultato equivale al miglioramento maggiore rispetto al 2016 in termini di secondi al chilometro. Per domani possibili una o due soste: sarà il livello di degrado a determinare la strategia. La temperatura asfalto oggi ha raggiunto i 57° e le previsioni per domani sono simili.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING “Oggi il dato più significativo è il margine con cui è stata battuta la pole position dello scorso anno, con le prime sei monoposto che sono scese sotto 1m17s. La temperatura asfalto ha superato i 50° e ciò ha aperto alla possibilità di adottare una strategia a una o due soste, a seconda dei livelli di degrado che si determineranno in gara”.
POSSIBILI STRATEGIE IN GARA
Sulla carta le strategie dei pitstop più veloce previste da Pirelli sono le seguenti:
Una sosta: 1 stint su supersoft per 33 giri + 1 stint su soft fino al traguardo
Due soste: 1 stint su supersoft (23 giri) + 1 stint su soft (24 giri) + 1 stint su supersoft fino al traguardo
Quela su due soste è leggermente più veloce, ma il secondo stop potrebbe far finire nel traffico e superare all’Hungaroring è piuttosto difficile. Quindi quella su una sola sosta sembra la strategia più efficace. All’interno di ciascuna strategia è possibile l’uso di mescole diverse.
Redazione MotoriNoLimits