Secondo Niki Lauda la decisione della #FIA di imporre l’#Halo in #F1 dal prossimo anno distrugge quanto fatto per rendere più popolare il Campionato. Il comunicato ufficiale di mercoledì ha infatti sollevato le immediate proteste da parte di tifosi e addetti ai lavori, specie dopo aver saputo che su 10 team 9 si erano detti contrari (secondo Helmut Marko, a dire di sì sarebbe stata solo la Ferrari). La Mercedes è stato il primo team a sviluppare questo progetto, ma Lauda ritiene che sarebbe stato meglio aspettare e trovare delle soluzioni alternative. “Abbiamo testato l’Halo, l’aeroscreen della Red Bull e lo shield ma nessuna ha convinto al 100%”, ha detto ad Auto Motor und Sport. “In una situazione del genere bisogna fare scelte ponderate. L’Halo è quella sbagliata“. Lauda ritiene poi che il momento sia sbagliato, perché la F1 si è appena imbarcata in una serie di modifiche regolamentari per rendere più belle le F1, per attrarre i fans e l’arrivo dell’Halo è un passo indietro. “Stiamo lavorando al massimo con macchine più veloci e per avvicinare il pubblico e portare nuovi fans. Ma tutto questo adesso è vanificato“.
La convinzione di Lauda è che la F1 sia già eccezionalmente sicura e che sarebbe stato più saggio aspettare per trovare una soluzione ottimale, piuttosto che imporre qualcosa che a nessuno piace: “L’Halo distrugge il DNA di una monoposto di F1. La FIA ha reso la F1 il più sicura possibile. Anche il problema delle ruote che si staccano è stato eliminato, con le ruote adesso attaccate in modo più sicuro. l rischio per i piloti è diventato minimo. C’è sicuramente una soluzione migliore dell’Halo, altrimenti non ne avremmo provate tre. arebbe stato meglio andare nella direzione di trovare qualcosa che non distruggesse il look della macchnina e che venisse introdotto nel 2019. E’ semplice. Non c’è motivo di fare qualcosa di corsa per poi pentircene“.
E intanto i social sono esplosi, con immagini di ogni genere di oggetti che ricordano l’Halo, ma sicuramente la più azzeccata secondo noi resta quella delle infradito, di tutti i colori… La sicurezza al 100% in F1 e nel motorsport in genere non ci sarà mai, inutile girarci attorno. L’Halo non avrebbe purtroppo salvato Jules Bianchi e non avrebbe nemmeno evitato la molla presa in testa da Massa in Ungheria (e proprio il brasiliano circa un anno fa fu il primo a pubblicare un post accostando Halo e infradito). Ma onestamente continuiamo a non capire il perché di tutta questa fretta, quando si poteva lavorare su altri progetti, migliorare quelli già testati. L’Halo snaturerà le monoposto e non migliorerà la sicurezza dei piloti.
Poi c’è un’altra cosa come ci faceva notare ieri una lettrice: in caso di incidente, come la mettiamo coi tempi per l’estrazione o l’uscita del pilota? E allora chi ci guadagna da tutto questo? Perché, come sempre, qualcuno ci guadagna. Non noi, non voi, non lo spettacolo. E comunque ringraziamo di cuore la FIA perché invece delle infradito avrebbe potuto optare per i sandaletti di gomma malefici che tutti noi siamo stati costretti a indossare al mare da bambini, quelli che ti si infilava sempre il pollicione e quando entravano i sassi non uscivano più… Cerchiamo di riderci su e sdrammatizzare che è meglio! Sperando che adesso la FIA non pensi seriamente ai sandaletti!
Barbara Premoli