Un pomeriggio che sarà difficile dimenticare, per i milioni di fans davanti alla TV e quelli sulle tribune affollate di #Silverstone, e per Lewis #Hamilton che ha dominato la gara di casa, vincendola per la 5° volta, eguagliando il record di Jim Clark e Alain Prost, la 4° consecutiva, e riducendo il gap dal leader Sebastian Vettel da 20 a un solo punto, a metà stagione, con il tedesco della Ferrari che ha chiuso 7° in un finale incredibile che ha visto entrambe le SF70-H vittime di forature nei due giri finali che le hanno costrette a dei pitstop al cardiopalma.
Kimi Raikkonen era saldamente al 2° posto e Vettel al 4°, ma i problemi ai pneumatici sinistri hanno promosso Valtteri Bottas dal 3° al 2° posto, regalando alla Mercedes un’inattesa doppietta. E il secondo posto di Bottas lo porta a 23 punti dal leader a 10 gare dalla fine, con la Mercedes che allunga sulla Ferrari nel Costruttori, + 55 punti.
Raikkonen è riuscito a salvare il terzo gradino del podio (e pur avendo visto la gara stentiamo ancora a crederlo, una prestazione incredibile la sua, per tutti i 50 giri, e il finale ha del miracoloso), conquistando il terzo podio dell’anno, ma Vettel ha perso tre posizioni, vedendosi cancellare di botto con un colpo di spugna il vantaggio su Hamilton. “Non penso che qualcuno abbia colpe“, ha detto il tedesco, “Penso sia stata una sorpresa per tutti, una gara difficile, un pomeriggio impegnativo“.
Altra vittima di foratura e pitstop a 2 giri dalla fine, Max Verstappen ha conquistato il 4° posto, la sua prima bandiera a scacchi da maggio, con il compagno di squadra alla Red Bull Daniel Ricciardo che ha infiammato il pubblico di Silverstone rimontando dalla 19° alla 5° posizione finale.
A chiudere la zona punti la Renault di Hulkenberg (mentre Jolyon Palmer si è ritirato prima del via dopo aver causato un secondo giro di formazione), le due Force India di Ocon e Perez e la Williams di Massa. Ed ennesimo ritiro nel giro 34 per Fernando Alonso, con il motore Honda come sempre morto.
Una gara che non ha annoiato, che ha perso il via senza problemi (a parte il contatto tra le due Toro Rosso di Sainz e Kvyat, con il russo sempre più a rischio di sostituzione e sarebbe ora…) e ha visto diversi duelli, tra tutti quelli tra Vettel e Verstappen e tra Vettel e Bottas (coi “tifosi della domenica” scatenati, perché se una manovra la fa Verstappen è un criminale, se la stessa cosa sempre per difendersi la fa Vettel è tutto a posto). Fortunatamente sembra che un nostro appello dei giorni scorsi sia stato ascoltato: in questa gara ci hanno risparmiato i team radio piagnoni e lamentosi, e non ne abbiamo proprio sentito la mancanza.
E così il Mondiale si riapre, giunto esattamente a metà cammino, cosa che non può che far bene allo spettacolo, anche se oggi di questo gli uomini della Ferrari se ne infischiano, basti pensare al viso di Raikkonen sul podio e alle sue dichiarazioni alla fine “La sfortuna sembra perseguitarci“. E l’eroe del weekend del GP di Gran Bretagna è quel Lewis Hamilton tanto criticato dai media per non aver partecipato allo show nel centro di Londra preferendo ricaricare le batterie a Mikonos. Dopo la pole più impressionante della stagione, con Raikkonen a oltre mezzo secondo, non ha mai ceduto il comando, conquistando la quinta vittoria record, come fecero Clark e Prost rispettivamente 40 e 24 anni fa. E portando a casa anche il giro più veloce, 1.30.621, a tre tornate dalla fine, quindi grand chelem. Se ancora non bastasse, Hamilton oggi è diventato anche l’unico pilota britannico oltre a Clark a vincere il GP di casa per quattro edizioni consecutive.
Rispetto quindi per lui, per Bottas e la Mercedes, ma anche per la Ferrari, con Raikkonen e Vettel e tutto il team che, dopo tanto lavoro, non meritavano una beffa fotocopia del genere. Perché una gomma si può forare, ma due a due giri dalla fine… neppure Dario Argento avrebbe potuto scrivere un copione così! Finalmente una bella gara e non è un caso che, su circuiti veri e storici, lo spettacolo sia sempre assicurato, anche grazie alla passione del pubblico, vero motore di questa Formula 1. Bello l’#F1London, nulla da dire, ma Liberty Media deve tenere presente che la gente lo show lo vuole vero, in pista. Vuole gare, non trenini. Infatti negli eventi che contano le tribune straripano e ai piloti tutto questo fa bene. Ancora una gara prima del break estivo: ci aspetta l’Ungheria e saranno scintille…
Barbara Premoli