Il Canada ha avuto tre circuiti famosi per il GP di F1, la cui prima edizione risale a 50 anni fa. Il “Gilles Villeneuve” è l’ultimo in ordine di comparsa, dopo Mosport e Mont-Tremblant, ma anche il più conosciuto. Fu realizzato sull’Ile di Notre Dame lungo il bacino olimpico nel 1976 e la prima edizione del GP si corse due anni dopo. Vinse la Ferrari di Gilles Villeneuve, e pochi anni dopo l’impianto fu dedicato alla sua memoria. A pochi chilometri di distanza, Gilles aveva una casa, una villetta in legno dipinta di bianco. Ma aveva abitato anche in una roulotte poco distante.
A Montréal, la Scuderia Ferrari è “di casa”. La trasferta transoceanica che spezza la stagione europea è vissuta volentieri da tutta la squadra, il capoluogo del Québec è sempre accogliente e ospita una comunità italiana di oltre 200,000 persone. Da Montecarlo al “Gilles Villeneuve” la distanza è grande e non solo in senso geografico: il tracciato, con i suoi 4361 metri, è uno dei più corti del Mondiale ma è anche molto veloce: una successione di rettilinei inframezzati da tornanti e chicanes. I consumi e la potenza del motore, ma anche la trazione per uscire bene dalle curve lente, sono i temi tecnici di una gara tutta particolare.
Le caratteristiche dell’asfalto incoraggiano l’uso delle mescole di pneumatici più tenere della gamma. Seb Vettel e Kimi Raikkonen avranno ciascuno un solo set di Soft, tre di Supersoft e nove di Ultrasoft. Il meteo è previsto asciutto per qualifiche e gara, con temperature che non dovrebbero superare i 24°C.
Redazione MotoriNoLimits