L’incidente in bicicletta a Misano, proprio accanto al circuito, mentre si allenava. Le condizioni di Nicky Hayden erano state subito definite gravissime, i bollettini si sono susseguiti, parlando espressamente di gravissimi traumi cerebrali. Ci abbiamo creduto, l’abbiamo pensato. Abbiamo temuto che, arrivati i familiari, arrivasse anche la notizia. I colleghi del motomondiale l’hanno ricordato nel weekend in Francia, ma era come se tutto fosse già scritto, purtroppo. Nicky Hayden non ha nemmeno voluto “disturbare” la gara di Le Mans e se ne è andato oggi, dopo cinque giorni di coma, al Bufalini di Cesena, a 35 anni, a pochi giorni dalla sua ultima gara in Superbike, a Imola.
Nicholas ‘Nicky’ Patrick Hayden, campione della MotoGP con la Honda nel 2006, adesso pilota del Red Bull Honda World Superbike Team. Fregato non in gara a 300 all’ora, ma da uno stupido incidente in bicicletta, da uno stop non rispettato.
Ne facciamo tutti di vaccate, anche noi oggi quando, sentita la notizia alla radio appena saliti in macchina, abbiamo registrato al volo le nostre emozioni a caldo. Tristezza e rabbia. La vita sa essere incredibilmente crudele, come il freddo e asettico comunicato dell’ospedale: “Il Collegio medico ha accertato il decesso del paziente Nicholas Patrick Hayden, ricoverato da mercoledì scorso 17 maggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data“.
Kentucky Kid, ci mancheranno la tua velocità e i tuoi occhi…
Barbara Premoli