E’ passato un mese esatto da quel maledetto sabato 21 aprile quando, in un incidente alla Targa Florio, hanno perso la vita il commissario Giuseppe Laganà e il pilota Mauro Amendolia, con la figlia di quest’ultimo, Gemma, ricoverata in gravi condizioni. Noi non abbiamo dimenticato, niente. Nè quanto accaduto, né quanto saputo attraverso le testimonianze raccolte. Continuiamo a essere convinti del fatto che qualcosa non torni e che ci sia stata una maledetta fretta di far calare il silenzio sull’accaduto. Di interrompere immediatamente la gara, ma non gli eventi collaterali. Lo show è proseguito, come avevamo sottolineato, scatenando un putiferio che manco potete immaginare: insulti, minacce, scritte e telefoniche. Noi non retrocediamo di un passo, anzi ribadiamo il tutto, oggi più che mai. In questo mese solo Peugeot Italia ha voluto ricordare e fare qualcosa di concreto per la famiglia di Giuseppe Laganà, in occasione del Rally dell’Adriatico. Per il resto silenzio, dagli organizzatori, dall’ACI, da AC Palermo.
I risultati dell’autopsia su Mauro Amendolia non sono ancora arrivati (occorrevano 60 giorni), quindi non è ancora possibile ricostruire i fatti. Tutto è nelle mani del PM, incluse le registrazioni video della camera car sulla MINI di Mauro e Gemma Amendolia. Bisogna attendere, ma nel frattempo NON DIMENTICARE quanto accaduto. Speriamo che, compatibilmente con il dramma, Gemma stia meglio. Siamo vicini a lei e alla sua famiglia e a quella di Giuseppe Laganà. E, mentre qualcuno starà già lavorando sull’edizione 2018 (???), noi non perdiamo d’occhio la situazione, anche se siamo a Milano, e ci stiamo dedicando con particolare attenzione al rinnovo delle licenze ai piloti: un tema che ACI dovrebbe affrontare quanto prima, esattamente come quello delle normali patenti di guida.
Barbara Premoli
1 mese e passato dal targa florio 2017 ancora non sappiamo cosa è successo #complicechitace
Condividete e spezziamo questo silenzio assurdo pic.twitter.com/qf7Xc8dHSR— Peugeot CREW (@Peugeotcrew) 18 maggio 2017