Il GP di Spagna segna un punto cruciale nella stagione e, tradizionalmente, viene messo in relazione a grandi cambiamenti sulle monoposto dei vari team. In più il Circuit de Catalunya, con la sua grande varietà di curve che richiedono sia carico sia stabilità, è considerato una pista “classica” dell’attuale calendario di F1. Alcune di queste considerazioni sono indubbiamente vere, altre potrebbero essere sfatate oggi.
Sebastian Vettel: “Storicamente, qui si portavano tante novità tecniche perché è più facile farlo in Europa. Negli ultimi otto o nove anni, però, questo non è successo, perché gli aggiornamenti si montano qui come su tante altre piste”. Per il pilota di Scuderia Ferrari, tuttavia, “se la macchina va bene qui generalmente andrà bene ovunque. Ci sono rettilinei, settori lenti, curve veloci, e tutto questo mette a dura prova pneumatici e vetture. Dai test invernali, qui, avevamo ricevuto un buon feeling. Se possiamo mantenerlo saremo sicuramente veloci”. Ma Seb non dà nulla per scontato: “Dipende da come andrà il weekend, dalle circostanze. Lavoriamo tanto perché la Ferrari diventi la macchina più veloce”.
Tanto lavoro anche per Kimi Raikkonen dopo il podio in Gara-4 a Sochi: “Nell’ultimo weekend di gara ero molto più soddisfatto degli assetti; rispetto alla prima gara abbiamo capito molte cose, ma è ovvio che si può sempre fare meglio. Un po’ alla volta, le cose migliorano, e speriamo di mantenere questa tendenza e tornare al vertice. E’ un processo che non smette mai. Finora non ho guardato le altre macchine in questo weekend, e non otterremo molte informazioni neanche dalle prove di domani. Ci concentreremo su noi stessi, seguendo il programma. Abbiamo una buona pianificazione e la applicheremo, il resto è fuori dal nostro controllo. Dobbiamo solo tirar fuori il meglio dal complessivo e poi sono sicuro che saremo in grado di lottare. La stagione è ancora lunga, c’è lavoro da fare, ma siamo qui per questo. La squadra lavora bene insieme, ma vogliamo fare anche meglio”.
Redazione MotoriNoLimits