Se diciamo Ayrton Senna L’ultima notte il ricordo va alla mostra di Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi che nel 2016 è stata visitata da migliaia di appassionati a Monza. Ora la mostra è tornata, al Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, in ricordo del test fatto dal Campione nel 1993 all’Estoril su una McLaren con motore Lamborghini. Una mostra che si arricchisce con l’esposizione di tutte le monoposto con cui il brasiliano corse, dall’esordio a quel tragico 1° maggio 1994, e tra le vetture non poteva mancare la MP4/8 bianca, identica a quella del test dell’Estoril, assieme al suo motore.
Alla presentazione del 12 aprile scorso, con Stefano Domenicali, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini, gli autori e curatori della mostra Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi, ma anche Mauro Forghieri e Daniele Audetto, entrambi testimoni, nel 1993, di quella prova che entusiasmò il pilota.
Il perché di una mostra su Senna al Museo Lamborghini ha risposte precise: la carriera del grande campione brasiliano e l’esperienza Lamborghini in Formula 1 ebbero un momento di incontro. Nel settembre del 1993, infatti, la McLaren che era alla ricerca del motore per la stagione successiva, provò sulla sua MP4/8 il V12 Lamborghini, che entusiasmò Senna. Il pilota chiese perfino di poter terminare la stagione con quel motore in vista del Campionato 1994. Ma gli sviluppi successivi non sfociarono in una collaborazione.
A fare da filo conduttore della mostra, assieme a tutte le monoposto che il pilota guidò nel corso della sua carriera, è l’intensa ed emozionante storia umana oltre che sportiva del pilota, raccontata dal giornalista Giorgio Terruzzi attraverso le immagini di Ercole Colombo, uno dei più celebri fotografi delle competizioni automobilistiche, presentate come autentici quadri. Il titolo della mostra, “Ayrton Senna. L’ultima notte” è stato pensato per riaccendere il ricordo di uno dei piloti più amati e celebrati della Formula 1, ripercorrendo i momenti più significativi della sua vita: gli inizi con il kart, le monoposto delle Formule minori dove dominò subito, l’esordio nel mondo della Formula 1, le vittorie e le sconfitte storiche, gli amici colleghi e i piloti rivali, il rapporto complesso con Alain Prost, gli amori, la fede, le dinamiche familiari e le sue ultime, drammatiche ore in pista, precedute da quell’inquieta notte trascorsa nell’ormai celebre “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro.
Il campione tanto ammirato e celebrato, che il 1° maggio di 23 anni fa perse la vita, ad appena 34 anni, nel secondo giro di gara del GP di San Marino per il cedimento della colonna dello sterzo (settimo giro, in realtà, ma i cinque precedenti erano stati rallentati dalla safety car). E divenne un mito che il tempo rafforza, come testimonia questo evento e la grande affluenza fin dal primo giorno.
La mostra fotografica è prodotta da ViDi (Vidicultural, Milano) e dal Museo Lamborghini, che ha potuto raccogliere tutte le vetture che hanno accompagnato il pilota nella sua carriera, rafforzando l’effetto delle immagini con la realtà della storia sportiva del pilota: la Toleman della prima travolgente stagione in Formula 1, la nera Lotus JPS della prima vittoria, la McLaren dei tanti successi e la Williams della fine. Ma ci sono anche il suo kart, le due Formula Ford dei trionfi inglesi ed europei e la Ralt F3 con cui dominò. E all’inizio del percorso, a fianco della Lambo F1 progettata da Mauro Forghieri, la McLaren bianca, col motore V12 Lamborghini al suo fianco, in ricordo del test all’Estoril. La mostra, inserita all’interno della collezione permanente del Museo Lamborghini, è visitabile ogni giorno fino al 9 ottobre 2017, domeniche incluse, dalle 9,30 alle 19. Non perdete questa occasione… e un grazie a Stefano Domenicali, a Lamborghini e al suo Museo e ovviamente a Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi per averci regalato questa nuova grande emozione.
Barbara Premoli