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[tab title=”Speciale Formula 1 2017″]
Adrenalina a mille per un 2017 di cambiamento
Sembra incredibile ma ci siamo! Il tempo vola e quando si tratta di Formula 1 va più veloce che mai. In fondo non abbiamo avuto tempo per annoiarci, tra colpi di scena, presentazioni, test e tante voci che hanno animato la “pausa” invernale. E adesso si ricomincia sul serio, dal 26 marzo al 26 novembre, 20 round distribuiti in 8 mesi, dall’Australia ad Abu Dhabi. E, se ogni anno fa storia a sé, questo 2017 sarà ricordato come la stagione dei grandi cambiamenti, a partire dal look e dalle dimensioni delle nuove monoposto, con i nuovi pneumatici più larghi, decisamente più aggressive e che piacciono, anche per le prestazioni che hanno mostrato nei test. Ma non anticipiamo niente perché di questo ci parla più avanti Alberto Fussotto.
Un anno che parte senza il Campione in carica sulla griglia, senza il Signore della F1 Bernie Ecclestone, senza Jenson Button, senza la Manor. E con i nuovi proprietari della Liberty Media: siamo tutti curiosi di vedere cosa e quanto cambierà in questa Formula 1. Nei test c’è stata un’apertura ai social media, adesso vedremo se la cosa proseguirà anche nei weekend di gara e in che modo, anche se secondo noi la prima volta che qualcuno postando una foto svelerà (inconsapevolmente o meno) un segreto tecnico al mondo, il team interessato non sarà tanto contento della cosa. E poi se l’obiettivo è conquistare i giovani, portandoli a conoscere e ad amare il motorsport, siamo certi che bastino Facebook, Twitter, Instagram e compagnia cantante? In ogni caso, siamo curiosi, sperando che il cambiamento (per noi “diversamente giovani”) non vada a snaturare la Formula 1 con cui siamo cresciuti.
Come vorremmo fosse questo Campionato 2017? Combattuto, perché i monopoli alla lunga annoiano, qualunque sia il team vincente. E’ sempre successo, in F1 e in altri sport: ed è comprensibile quando la gente dice “Vabbè, cosa la guardo a fare, tanto vince sempre lo stesso“. Insomma, ci piacerebbe un Mondiale stile test di Barcellona, ma sappiamo tutti molto bene che quegli 8 giorni sono stati un continuo giocare a nascondino. I tifosi Ferrari non mollano, ci credono, aspettano il ritorno ai vertici della Rossa e confidano nella SF70H, con una Scuderia che in questi mesi invernali non ha fatto proclami, si è chiusa nel silenzio, attuando l’ormai celebre “testa bassa e piedi per terra”. Difficile credere che la macchina da battere non sia ancora la Mercedes, con Red Bull e Force India che non staranno a guardare. Sul fronte piloti, chissà come andrà la sfida Hamilton-Bottas… vi immaginate se pronti, partenza, via il finlandese mettesse in ombra il campione (anche se non in carica)? Ma la sfida non sarà meno accesa tra Ricciardo e Verstappen.
Insomma, c’è tanto che ci aspetta, da vivere giorno per giorno. Vi lasciamo alla lettura di questo Speciale, all’anteprima di Gian Carlo Minardi, alle novità 2017 delle aziende italiane impegnate in F1 – Brembo, Pirelli, Sparco. E poi come sempre seguiremo tutta la stagione, con una novità: ci vedrete in TV, tutti i giovedì alle 19.30 nel programma Di Corsa su automototv.it e sul canale 148 di Sky. Ci lanciamo senza paracadute in questa nuova sfida in cui i colleghi ci hanno coinvolti… e come andrà lo scopriremo insieme dal 30 marzo. Possiamo solo dirvi che in questa nuova stagione abbiamo una gran voglia di divertirci. Buon Campionato a tutti, con un pensiero come sempre a Jules, Michael e a chi abbiamo nel cuore
Barbara Premoli
Un grazie per la collaborazione a: Alberto Fussotto, Stefania Galli, Gian Carlo Minardi, Alessio Morgese, Luca Premoli
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[tab title=”Calendario e orari TV”]
Calendario e orari TV
Data GP FP1 FP2 FP3 Qual Gara Diretta TV 26 marzo Australia 02:00 06:00 04:00 07:00 07:00 Sky 9 aprile Cina 04:00 08:00 06:00 09:00 08:00 Sky 16 aprile Bahrain 13:00 17:00 14:00 17:00 17:00 Sky e RAI 30 aprile Russia 09:00 13:00 11:00 14:00 14:00 Sky 14 maggio Spagna 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky 28 maggio Monaco 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky e RAI 11 giugno Canada 16:00 20:00 16:00 19:00 20:00 Sky 25 giugno Azerbaijan 11:00 15:00 12:00 15:00 15:00 Sky 9 luglio Austria 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky e RAI 16 luglio Gran Bretagna 11:00 15:00 11:00 14:00 14:00 Sky 30 luglio Ungheria 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky e RAI 27 agosto Belgio 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky 3 settembre Italia 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky e RAI 17 settembre Singapore 12:00 15:30 12:00 15:00 14:00 Sky e RAI 1 ottobre Malesia 04:00 08:00 08:00 11:00 09:00 Sky 8 ottobre Giappone 03:00 07:00 05:00 08:00 07:00 Sky 22 ottobre USA 17:00 21:00 17:00 20:00 21:00 Sky e RAI 29 ottobre Messico 17:00 21:00 17:00 20:00 20:00 Sky e RAI 12 novembre Brasile 13:00 17:00 14:00 17:00 17:00 Sky 26 novembre Abu Dhabi 10:00 14:00 11:00 14:00 14:00 Sky e RAI
Calendario test in-season
18-19 aprile: Bahrain International Circuit
1-2 agosto: Hungaroring
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[tab title=”Team e piloti”]
Team e piloti
MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e Valtteri Bottas (#77)
Monoposto:F1W08 Hybrid
Motore: Mercedes-Benz Hybrid
RED BULL RACING
Piloti: Daniel Ricciardo (#3) e Max Verstappen (#33)
Monoposto: RB13
Motore: TAG Heuer RB13
SCUDERIA FERRARI
Piloti: Sebastian Vettel (#5) e Kimi Raikkonen (#7)
Monoposto: SF70-H
Motore: Ferrari 062
FORCE INDIA
Piloti: Sergio Perez (#11) ed Esteban Ocon (#31)
Monoposto: VJM10
Motore: Mercedes-Benz Hybrid
WILLIAMS
Piloti: Felipe Massa (#19) e Lance Stroll (#18)
Monoposto: FW40
Motore: Mercedes-Benz PU106C
McLAREN-HONDA
Piloti: Fernando Alonso (#14) e Stoffel Vandoorne (#2)
Monoposto: MCL32
Motore: Honda RA616H
SCUDERIA TORO ROSSO
Piloti: Daniil Kvyat (#26) e Carlos Sainz (#55)
Monoposto: STR12
Motore: Renault RE16
HAAS F1 TEAM
Piloti: Romain Grosjean (#8) e Kevin Magnussen (#20)
Monoposto: VF-16
Motore: Ferrari 062-H
RENAULT
Piloti: Nico Hulkenberg (#27) e Jolyon Palmer (#30)
Monoposto: R.S.17
Motore: Renault R.E.16
SAUBER
Piloti: Marcus Ericsson (#9) e Pascal Wehrlein (#94)
Monoposto: C36
Motore: Ferrari 061-H
IN & OUT: arrivi e partenze
Dopo la conquista del Titolo 2016 e l’annuncio choc del ritiro, il Campione in carica Nico Rosberg non sarà sulla griglia;
Solo due rookies nel 2017, in sostituzione di Jenson Button e di Valtteri Bottas: il campione GP2 Stoffel Vandoorne affiancherà Fernando Alonso in McLaren, mentre il 18enne Lance Stroll sarà in Williams con Felipe Massa (che come si sa si è fatto convincere a proseguire dopo aver annunciato il ritiro);
Le monoposto di F1 saranno più veloci di oltre 3 secondi grazie ai nuovi regolamenti in fatto di aerodinamica e pneumatici;
Quest’anno solo 10 team in griglia, dopo il fallimento della Manor Racing;
Paddy Lowe ha lasciato la Mercedes ed è passato alla Williams;
James Allison è entrato in Mercedes come direttore tecnico;
Frederic Vasseur ha lasciato la Renault dopo un solo anno come team principal;
Tante novità in McLaren: Ron Dennis è stato allontanato, al suo posto è arrivato Zak Brow, la sigla della macchina non è più MP4 ma MCL e la livrea adesso è arancione;
Dopo 17 anni, Jenson Button non sarà più sulla griglia;
Abolito il sistema dei gettoni per lo sviluppo del motore, per cui adesso non ci saranno più restrizioni;
Solo 4 power unit consentite, poi scattano le penalità;
E, ovviamente, sarà la prima stagione sotto la guida dei nuovi proprietari della Liberty Media e senza Bernie Ecclestone.
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[tab title=”Tutte le novità 2017″]
Tutte le novità 2017
Questo fine settimana si alzerà il sipario sulla nuova stagione di Formula 1. Come tradizione vuole sarà il GP d’Australia a fare da apripista ai 20 round, in una stagione particolarmente ricca di novità. Dopo oltre 40 anni, Bernie Ecclestone non sarà il Signore della F1, dopo aver ceduto tutto a Liberty Media. Ma non sarà l’unico grande assente. La griglia di partenza sarà infatti orfana anche del suo campione del mondo in carica Nico Rosberg, dopo l’annuncio-choc a fine 2016 che ha innescato un effetto domino: la Mercedes ha scelto il finlandese Valtteri Bottas, proveniente dalla Williams la quale, a sua volta, ha richiamato Felipe Massa, protagonista del ritiro più veloce della storia.
Le novità in griglia
Se Ferrari, Red Bull, Toro Rosso hanno confermato la line-up, numerosi sono stati i cambi di casacca, con qualche new-entry. Come detto in Mercedes, al fianco di Lewis Hamilton, è approdato Valtteri Bottas. In Williams, al fianco del giovane debuttante (18enne) Lance Stroll è stato richiamato l’esperto Felipe Massa. La Force India, oltre a presentarsi in griglia con una livrea rosa per via del nuovo sponsor, ha risposto alla partenza di Nico Hulkenberg (direzione Renault) con il giovane Esteban Ocon (al fianco di Sergio Perez). In casa McLaren-Honda, Fernando Alonso dividerà il box con Stoffel Vandoorne che nella passata stagione aveva sostituito proprio lo spagnolo dopo il terribile incidente in Australia conquistando subito un prezioso punto. Alla Sauber, al fianco del confermato Marcus Ericsson, Toto Wolff è riuscito a portare Pascal Wehrlein, mentre la Haas si appresta a vivere la seconda stagione nel Mondiale con la coppia Romain Grosjean/Kevin Magnussen. E tra le novità, ma in negativo, anche l’assenza per fallimento della Manor.
Regolamenti 2017: ecco cosa cambia
Se sul fronte delle prestazioni i test di Barcellona non ci hanno svelato il vero potenziale delle nuove monoposto, è emerso un dato che sta preoccupando gli ingegneri: le nuove power-unit consumano molto più carburante e il limite dei 105 kg imposto dalla FIA (l’anno scorso era di 100 kg) non sembra essere sufficiente a coprire l’intera corsa. Questo è dovuto al nuovo regolamento tecnico che ci ha consegnato vetture molto più performanti (circa 4” sul tempo sul giro rispetto al 2016). Le principali novità sono:
– pneumatici maggiorati di circa il 25% in più rispetto al 2016. Si è passati da pneumatici anteriori larghi 24,5 cm a 30,5 cm (+6 cm rispetto al 2016). 8 cm in più rispetto alla passata stagione per i pneumatici posteriori (da 32,5 cm a 40,5 cm);
– le monoposto 2017 avranno un maggiore carico aerodinamico grazie ad ali anteriori e posteriori maggiorare. L’ala anteriore, a forma di freccia, ha una larghezza di 1.800 mm (1.650 mm nel 2016). Più larga di 200 mm l’ala posteriore (950 mm contro i 750 mm del 2016) ma più schiacciata verso l’asfalto di 150 mm;
– confermate le power unit 1.6 V6 turbo ibride, ma cala il numero massimo a disposizione: saranno solamente 4 le unità a disposizione di ciascun pilota, salvo pagare pegno con diverse posizioni in griglia;
– in presenza di pista bagnata e di partenza dietro la safety car, il direttore di gara potrà decidere di dare lo start da fermo, anziché lanciato come successo fino allo scorso anno.
Forze in campo
Arriviamo a Melbourne dopo otto giorni di test a Barcellona che hanno premiato certamente Ferrari e Mercedes sul fronte dell’affidabilità, rimandato la Renault e bocciato la Honda. Dopo la deludente stagione 2016, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen stanno provando a riaccendere la passione rossa con la SF70H, ma solo le qualifiche di Melbourne potranno darci un responso esatto delle forze in campo. La maggior parte dei team ha giocato a carte coperte e la Mercedes deve restare (fino a prova contraria) il punto di riferimento.
Occhio alla Red Bull disegnata da Adrian Newey e portata in pista da Ricciardo e Verstappen, il cui punto di forza resta il telaio. L’incubo maggiore lo stanno vivendo in casa McLaren-Honda e Fernando Alonso ha già fatto capire che la sua pazienza ha un limite. L’anello debole è, ancora una volta, la power-unit, con i giapponesi che non riescono a uscire dall’incubo dell’ibrido. La rivelazione della scorsa stagione è stata certamente la Force India col quarto posto finale alle spalle della Ferrari: riusciranno Perez e Ocon a ripetere l’incredibile risultato? Occhio anche alla Toro Rosso, anche lei con una livrea completamente rinnovata (in pratica la lattina della bibita…).
Alberto Fussotto
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[tab title=”Brembo”]
Brembo: gli impianti frenati per il Campionato 2017
Le importanti novità regolamentari previste per il Campionato del Mondo di F1 2017 hanno comportato una nuova sfida tecnologica per Brembo, leader mondiale nella produzione di impianti frenanti, che si appresta a iniziare la 42° stagione nella massima serie del motorsport con un cambiamento sostanziale degli impianti frenanti forniti ai più importanti team che partecipano al Campionato.
Con pneumatici larghi, vetture più performanti e capaci di sviluppare maggiori coppie frenanti, i tecnici Brembo si sono concentrati sulla riprogettazione dei singoli elementi che compongono gli impianti: a partire dalle pinze freno, che devono adattarsi allo spessore maggiorato dei dischi, passato da 28mm, agli attuali 32mm, per arrivare ai componenti del Brake by Wire.
L’aumentata dimensione dei dischi in carbonio ha consentito di irrobustire il design nella zona di trascinamento, accrescendone la capacità frenante. Inoltre, il maggiore spessore permette più spazio per i fori di ventilazione, determinando un’ulteriore evoluzione del sistema di raffreddamento degli impianti. I team forniti dall’Azienda italiana potranno quindi contare, anche quest’anno, su un disegno di raffreddamento personalizzato, con un aumento medio di circa 200 fori di ventilazione per ciascun disco, rispetto agli oltre 1.200 del 2016 e un conseguente miglioramento dello smaltimento del calore, ricordando che la temperatura dei dischi in F1 può superare i 1.000°C durante la frenata.
Grazie allo scambio di informazioni con i team forniti, alle simulazioni relative al comportamento delle nuove monoposto e ai test sui banchi dinamici, gli ingegneri hanno potuto stimare un aumento della coppia frenante intorno al 25%, che potrà portare le frenate fino ad oltre 6G di decelerazione. Le monoposto saranno in grado di trasmettere maggiore forza frenante a terra in più breve tempo, con una probabile diminuzione del tempo medio sul giro speso in frenata. Poiché non si conosce ancora il livello di aderenza degli pneumatici di nuova generazione, i tecnici Brembo continuano a lavorare a stretto contatto con le squadre, per poter garantire ai piloti la massima performance in attrito, una modulazione efficace della frenata e un’usura contenuta.
La F1 richiede una profonda personalizzazione degli impianti frenanti conseguente alle diverse scelte progettuali delle singole monoposto. Ciascuno dei team forniti da Brembo adotta un sistema frenante “su misura”, strettamente integrato con il design della vettura e soggetto ad affinamenti continui nel corso della stagione. E’ anche per questo motivo che le pinze freno sono state totalmente ridisegnate per ciascun team fornito, per integrarsi con le soluzioni aerodinamiche studiate da ogni scuderia, cercando di mantenere la leggerezza e rigidezza ottimali, nonostante la dimensione maggiorata del disco.
Brembo continua inoltre il lavoro di sviluppo dei singoli componenti del sistema Brake By Wire. Gli ingegneri proseguono nell’ampliamento delle proprie competenze, progettando le diverse componenti del BBW in base alle richieste dei singoli team clienti e lavorando ulteriormente sull’integrazione dei vari elementi e la miniaturizzazione degli stessi. Così come accaduto nel 2016, la maggior parte dei team opterà per dischi posteriori di diametro ridotto, coerentemente con la richiesta energetica derivante dal sistema di recupero. Per alcune squadre sono stati sviluppati solo alcuni componenti del BBW; mentre per altri è stato svolto un lavoro più ampio che riguarda l’intero assieme: dal simulatore, su cui agisce la pompa freno posteriore, all’attuatore comandato dalla centralina, che aziona le pinze al retrotreno; sino al sistema di valvole di sicurezza, che controlla la commutazione in caso di malfunzionamento del sistema.
Diminuzione notevole del livello di usura del sistema frenante grazie al CER
Durante l’inverno i tecnici hanno lavorato sul materiale in carbonio del disco freno (denominato CER) per migliorarne la continuità prestazionale e il range di utilizzo. Il CER ha un’usura estremamente contenuta, questo anche grazie all’elevata conducibilità termica; offre ridotti tempi di warm-up, massima rapidità nel raggiungimento dell’attrito ottimale, ampio range di utilizzo, sia in termini di pressione sia di temperatura, e una risposta in attrito molto lineare. Tutte caratteristiche che consentono al pilota la perfetta gestione dell’impianto frenante. Il consumo, incredibilmente basso, permette inoltre di mantenere le prestazioni inalterate e ripetibili da inizio a fine gara.
Nella stagione 2017 il materiale dei dischi freno sarà uguale per tutti i team forniti da Brembo, che prosegue nel lavoro di sviluppo, allo scopo di rendere i propri compositi sempre più performanti. Il chilometraggio di pista consigliato da Brembo per l’utilizzo dei dischi, in ragione dei design estremi oggi raggiunti, è di 800 km in condizioni di temperatura ottimali.
In una stagione completa Brembo fornisce mediamente a ciascun team, composto da due vetture, il seguente materiale:
- 10 set di pinze
- Da 140 a 240 dischi
- Da 280 a 480 pastiglie
Per la produzione di ognuna delle pinze freno in alluminio/litio sono necessarie più di 14 ore consecutive di lavorazione meccanica per raggiungere il miglior bilanciamento possibile tra peso e rigidezza. Brembo consiglia la revisione delle pinze freno dopo 2.500 km di normale utilizzo. Per la produzione e lavorazione meccanica di un disco freno sono necessari 9 mesi. La struttura di Brembo Racing conta su più di 100 tecnici specialisti per le varie fasi di simulazione, calcolo, progettazione, industrializzazione e testing. Uno staff di ingegneri di pista è poi a disposizione dei team per tutte le attività di prove e gara.
Redazione MotoriNoLimits
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[tab title=”Pirelli”]
Pirelli: 2017, l’anno del salto in largo
Il 2017 sarà in assoluto l’anno più rivoluzionario dal punto di vista dei pneumatici, benché ci siano anche alcuni cambiamenti tecnici molto significativi sulle monoposto. La differenza visiva più evidente è che i pneumatici, sia anteriori sia posteriori, adesso sono più larghi del 25% circa, passando da 245 a 305 mm all’anteriore e da 325 a 405 mm al posteriore. La dimensione attuale dei cerchi resta invariata rispetto ai tradizionali 13 pollici. Questa è solo una tra le misure introdotte da quest’anno che dovrebbero portare a un abbassamento dei tempi sul giro di circa 5 secondi rispetto al 2015, anche se i miglioramenti potrebbero essere persino maggiori, come si è visto negli 8 giorni di test a Barcellona.
La maggior parte di quella velocità extra si verifica in curva, dato che le monoposto sono più larghe e avranno almeno il 20% di carico in più rispetto allo scorso anno, grazie ad ali più grandi e all’aerodinamica aumentata. Queste velocità in curva più elevate – al punto che alcune curve adesso sono diventate a tutti gli effetti dei rettilinei, portando a modifiche ai circuiti – hanno imposto carichi significativamente maggiori sui pneumatici, per cui dietro alla gamma Pirelli 2017 c’è una filosofia complemente nuova. Dopo aver seguito le direttive che negli ultimi 6 anni chiedevano di fornire un degrado voluto, adesso c’è una nuova richiesta, per avere pneumatici con meno degrado e più resistenti al surriscaldamento per l’ultima generazione di monoposto molto più veloci. Di conseguenza, quest’anno struttura e mescole dei pneumatici sono completamente nuove.
Arrivare alla specifica corretta è stato un compito impegnativo, anche perché per il programma di test della scorsa stagione non erano ancora disponibili le nuove vetture. Pirelli ha quindi dovuto basarsi su dati simulati e ‘muletti’: monoposto 2015 modificate fornite da tre team (Ferrari, Mercedes e Red Bull) e adattate per simulare i regolamenti 2017 richiesti. Nei 24 giorni di test dedicati ai pneumatici in misura 2017 con i muletti, affrontati da agosto in avanti, sono stati coperti circa 12.000 chilometri su cinque diversi circuiti. Anche prima della pausa estiva si sono svolti test su mescole e strutture 2017, utilizzando pneumatici normali in misura 2016.
Pirelli ha anche preparato una gamma di pneumatici di back-up, più simili alla gamma 2016, nel caso in cui il comportamento delle nuove monoposto non corrispondesse alle aspettative. Questi pneumatici saranno sempre disponibili e, se necessario, potranno essere introdotti in qualunque momento della stagione.
Mario Isola, Responsabile Car Racing: “Durante gli otto giorni dei test pre-stagione abbiamo raggiunto la maggior parte degli obiettivi che ci eravamo posti. Con questa sessione abbiamo confermato i risultati del test della scorsa settimana, in particolare il rapido recupero del livello ottimale di aderenza dei pneumatici dopo che si sono surriscaldati. Rispetto al lavoro generale svolto la scorsa settimana, questi ultimi quattro giorni sono stati dedicati maggiormente alle performance e alla simulazione di gara in vista della stagione. Anche se le monoposto devono ancora esprimere il massimo del loro potenziale, questa settimana abbiamo assistito al miglior giro di sempre nell’attuale configurazione del circuito di Barcellona, che ha battuto il tempo della pole dello scorso anno di oltre tre secondi e quello della pole 2015 di oltre sei secondi. Il target di essere più veloci di 5 secondi rispetto ai tempi di Barcellona 2015 era già stato raggiunto la scorsa settimana e adesso quel limite è stato ulteriormente abbassato. Considerando che molti dei tempi migliori sono stati ottenuti su mescole non particolarmente adatte a Barcellona e che le monoposto sicuramente avranno una rapida evoluzione nel corso della stagione, tutto questo indica il potenziale in fatto di prestazioni della nuova generazione di vetture da Formula 1, le più veloci mai viste nello sport”
Redazione MotoriNoLimits
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[tab title=”Sparco”]
Sparco: sicurezza sempre in pole position
Anche nel 2017 Sparco sarà in Formula 1 come fornitore del team McLaren-Honda e vestirà quindi i piloti titolari Fernando Alonso e Stoffel Valdoorne e quello di riserva, ritiratosi a fine 2016 dalle gare ma sempre parte della famiglia del team di Woking, il Campione del Mondo 2008 Jenson Button. PRESTAZIONI e SICUREZZA sono da sempre l’obiettivo perseguito con estrema cura e tutta l’ultimissima tecnologia dalla factory di Volpiano, alla costante ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di prodotti sempre più performanti e protettivi.
Un pilota o un team danno per scontato che un prodotto sia sicuro ma non tutti sanno che: i prodotti Sparco, come quelli di altri produttori, nascono seguendo i severi standard del FIA Institute (ovvero un istituto della FIA) che certifica se un prodotto è idoneo a essere immesso nel mercato. Per quello americano i prodotti sono sottoposti a ulteriori test da parte del SFI (SEMA Foundation, inc.) che rilascia la relativa omologa. Campionati come Nascar o Dragster richiedono la certificazione SFI. Entrambe le organizzazioni dettano le regole che ogni team deve rispettare per poter partecipare ai campionati e sono sempre loro a fornire ai produttori le normative cui attenersi per sviluppare e produrre prodotti conformi ai loro standard. In particolare la normativa regola gli standard minimi dei materiali per la protezione dal fuoco.
Secondo gli standard FIA le tute, ad esempio, devono resistere minimo 11 secondi al fuoco in conformità alla UNI EN ISO9151. I gradi ai quali la tuta viene esposta sono 800. Il test verifica che in caso di incidente prima che il calore passi attraverso la struttura della tuta, composta da uno strato esterno e uno o più strati interni, la differenza di temperatura non deve essere superiore ai 24 gradi centigradi in meno di 11 secondi. La FIA non impone limiti superiori.
Il peso di una tuta ignifuga Sparco varia a seconda del modello si parte da 1,3 kg della tuta X-Light (3 strati), agli 800 gr della Superleggera (3 strati) fino ai 700 gr (peso totale) della Extrema RS-10 monostrato. Le tute vanno tutte omologate e il numero (che corrisponde in pratica al nome della tuta), viene registrato nella lista FIA. Il numero di omologa deve essere ricamato, obbligatoriamente, sul retro del colletto. Ma passiamo in rassegna le ultime novità Sparco, per la F1 e i numerosi campionati in cui è presente in tutto il mondo.
TUTA PRIME SP-16 +
Presentata in occasione del GP di F1 di Monaco 2016, la tuta Sparco Prime SP-16 + è stata sviluppata in collaborazione con il Team McLaren Honda ed è la tuta racing omologata FIA più leggera di sempre. Solo due strati di tessuto formano la tuta più leggera, e più estrema, mai creata da Sparco. Il suo peso è inferiore ai 600 grammi. Prime ha un tessuto esterno in meta aramidico/microfibra ed una fodera realizzata in maglia chiamata Sky. La maglina è a doppia “frontura” di cui il 70% circa è microfibra. Una faccia è garzata doppia, l’altra è garzata doppia cimata. Questi trattamenti consentono di ottenere una camera d’aria più efficiente per ridurre la trasmissione al calore. È stato aggiunto un ulteriore trattamento per conferire al prodotto una prestazione antistatica.
La tuta è stata omologata FIA con tutti gli accessori di ultima generazione:
- Cerniera ultra sottile, già utilizzata per la tuta Extrema, con l’eliminazione del pendaglio in zama, sostituito con uno in tessuto.
- Polsi e caviglie seamless in Nomex/Viscosa per un maggiore confort, morbidezza e freschezza grazie alla Viscosa
- Tutte le parti elasticizzate sono state ottimizzate riducendole al minimo per i campionati più estremi come la Formula 1 il che non significa un confort minore ma semplicemente una riduzione di peso.
- Il collo e le spalline sono state anche esse ridotte ed ottimizzate al fine di ridurre il peso
- E’ stato usato un cucirino ultra sottile su tutte le decorazioni ed un cucirino più sottile anche per le cuciture strutturali al fine di ottenere cuciture più piatte sempre in ottica di ridurre il peso.
Dal 2017 la tuta a 3 strati verrà inserita a catalogo Sparco, mentre la versione a 2 strati è destinata ad un uso sempre più estremo e personalizzato, per prestazioni al “limite”. Il peso della tuta a tre strati, per una taglia 52, si attesta tra i 600 e 700 gr.
Nuovo stivaletto SUPERLEGGERA RB-10.1 – peso 230 gr (taglia 42)
E’ nel piede di un pilota che spesso si trova tutta la sua abilità di guida e SPARCO ha pensato al meglio per la sensibilità e per la resistenza del nuovo stivaletto Superleggera RB-10.1, una vera e propria novità in termini di innovazione e materiali. La Superleggera RB-10.1 è realizzata con tessuto ignifugo stampabile e personalizzabile. Gli inserti sono in pelle di canguro leggero, estremamente più resistente di una pelle normale. La suola è ultraleggera e si adatta perfettamente ad ogni tipo di tallone. Rinforzo laterale integrato. La linguetta in tessuto stretch avvolge il piede come una seconda pelle impedendo l’ingresso di polvere, terra o altro materiale all’interno della scarpa. E’ stato inoltre inserito un inserto elasticizzato posteriore, posizionato sopra al tallone, per migliorare la calzata e il fitting e agevolare il movimento della caviglia durante la guida. La Superleggera RB-10.1 è il fiore all’occhiello della gamma scarpe racing. Lo stivaletto Superleggera però non sarà indossato in Formula 1 da McLaren ma da altri importanti team che corrono campionati differenti.
Nuovi caschi Prime, Sky e Air Pro
I caschi devono essere omologati secondo le specifiche Snell SA2015, oltre a soddisfare le sempre più rigide e severe norme FIA 8859/2015. La nuova procedura omologativa impone impatti molto più severi e disomogenei rispetto al passato, sottoponendo il casco ad impatti “standard” (con una velocità fino a 8.5 m/s), “low velocity” e “low lateral”, dovendo dissipare una grande quantità di energia con modalità sempre differenti. All’interno del casco viene posizionata una testa strumentata dal peso variabile (in funzione della taglia) che all’interno contiene accelerometri capaci di rilevare le sollecitazioni esercitate sulla testa del pilota.
Il casco viene fatto salire a circa 5 metri di altezza posizionandolo su una slitta a caduta verticale e poi fatto cadere su superfici piatte o emisferiche in acciaio. Durante l’urto il casco deve dissipare l’energia cinetica accumulata dal sistema casco, per trasmetterne il meno possibile alla testa del pilota. I caschi sono progettati per resistere ad urti a velocità elevate. Dovendo soddisfare tutti questi requisiti, le calotte Sparco hanno rinforzi in carbon-kevlar, necessari per garantire l’integrità del casco nelle condizioni più disparate (sia per tipologia di impatto, che per condizioni climatiche). Ruolo importante è quella degli EPS (i polistiroli) che svolgono più funzioni contemporaneamente: ventilazione e sicurezza, garantendo sempre il massimo comfort. Le visiere, invece, subiscono test di resistenza alla fiamma e sono sottoposte a prove di penetrazione attraverso il lancio di un proiettile di piombo, da 1 grammo, che viene sparato a circa 500km/h. Per superare questo test le nostre visiere utilizzano uno spessore da 3mm di materiale.
Sparco nel 2017 presenta tre nuovi caschi integrali “full-face” e 4 nuovi modelli jet. Materiali pregiati, un design accattivante e alcune migliorie che vanno incontro alle richieste dei piloti come la mentoniera aumentata, le prese d’aria che consentono una ventilazione ottimale anche ad alte temperature e un sistema di comunicazione, nei caschi jet, derivata dalla comunicazione militare.
Prime RF-9W, Sky RF-7W e Air Pro RF-5W sono i tre modelli che compongono la nuova linea di caschi integrali firmati Sparco. Il casco Prime, top di gamma, è realizzato con calotta in carbonio pre preg rinforzata con carbon-kevlar. Queste specifiche garantiscono un’elevata resistenza, ma allo stesso tempo, un peso contenuto. Inoltre, è stata migliorata la ventilazione per evitare l’appannamento della visiera e soprattutto per consentire una maggiore circolazione dell’aria che riducesse le temperature.
Ancora più importanti le novità sui caschi jet, indirizzati al mondo rally, dove la comunicazione tra pilota e copilota è fondamentale. 4 nuovi modelli che, grazie al nuovo sistema di comunicazione progettato e sviluppato in collaborazione con Paolo Andreucci e Anna Andreussi, vanno incontro alle esigenze degli equipaggi. Prime RJ-9, Sky RJ-7, Air Pro RJ-5, Pro RJ-3 compongono la nuova gamma di caschi jet. La novità più importante è il sistema di comunicazione con un braccetto regolabile, in altezza e distanza dalla bocca, in fibra di carbonio, microfono a cancellazione del rumore e speaker di alta qualità oltre alle connessioni di derivazione militare. Il sistema di comunicazione, integrato con la prima centralina interfono, sviluppata interamente da Sparco, consente la miglior comunicazione tra pilota e copilota, riducendo i rumori esterni attraverso diversi preset e dando la possibilità, durante i trasferimenti, di comunicare anche attraverso bluetooth. Inoltre il braccetto in carbonio è una protezione aggiuntiva all’altezza della bocca e del naso che oltre ad aumentare la qualità del suono diventa utile nel caso di incidente.
L’utilizzo di carbon-kevlar ha consentito di rispettare le normative senza appesantire i caschi e, avendo ridisegnato la calotta, è stata aggiunta una nuova taglia tra la M e la L che dà la possibilità di indirizzare i piloti che stanno nel mezzo, verso una calotta più piccola che consente una maggiore riduzione del peso.
Redazione MotoriNoLimits
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L’anteprima di Gian Carlo Minardi
Dopo un inverno molto lungo per tutti gli appassionati siamo alle porte di un nuovo Campionato del Mondo di Formula 1. E dopo diversi anni la Formula 1 sarà orfana del suo campione del mondo, visto il ritiro inaspettato di Nico Rosberg, ma anche di quel Bernie Ecclestone che per 40 anni ha tirato i fili (da abile burattinaio) del Circus. Il gioco è passato nelle mani di un nuovo promoter, Liberty Media. Ora sarà interessante capire quali saranno le nuove linee guida.
Ci apprestiamo ad arrivare in Australia per il primo gran premio dopo solo otto giornate di test sulla pista di Barcellona che hanno certamente premiato Mercedes e Ferrari sul fronte dell’affidabilità e bocciato qualcun altro (vedi Honda). Al di là dei riscontri cronometrici visti fino a oggi, solo alla fine delle qualifiche potremo avere il termometro di questa stagione, poiché in Spagna molti non hanno giocato a carte scoperte.
Tra tante incertezze c’è un dato certo: le power-unit 2017 consumano molto di più e questo sta creando qualche grattacapo agli ingegneri. Il limite di 105 kg di carburante imposto dalla FIA non sarebbe infatti sufficiente a concludere la corsa. Questo maggiore consumo deriva anche dalle nuove gomme Pirelli (molto più larghe rispetto al 2016) che permettono un maggiore grip e una maggiore velocità in curva. Gomme che, a quanto si apprende, degradano molto poco. Pertanto potremo vedere solamente un pitstop. Per il primo appuntamento in Australia i team avranno a disposizioni le mescole Soft, SuperSoft e Ultra Soft.
La curiosità è tanta. Da tifoso mi piacerebbe vedere una Ferrari molto vicina alla Mercedes (che per me resta anche quest’anno la vettura da battere) e una bella bagarre tra questi due costruttori. Non sottovaluterei però anche la Red Bull. Auguri e buon Campionato a tutti!
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