Tre giorni di test, di cui due alla guida, non possono bastare per dare a un pilota, neppure a un Campione come Vettel, il quadro completo della situazione. Quello si vedrà solo a Melbourne. Per ora, il pilota della Ferrari ha un po’ di cifre su cui contare: 139 giri compiuti mercoledì, che sommati ai 129 di lunedì danno un totale di 1247,54 km percorsi con la SF70H sulla pista catalana.
“Tanti, ma mai abbastanza. E’ a questo che servono i test, a farsi un’idea. E l’idea è che queste monoposto, in conseguenza dei nuovi regolamenti, sono molto diverse dal 2016. Nell’aspetto e nel modo di guidarle. Più o meno siamo ai livelli di prestazione di dieci anni fa, con tanto carico aerodinamico ma anche con parecchio peso in più. Sono anche più ‘fisiche’, a fine giornata si sente la fatica, ma questo è normale alla prima uscita dopo la pausa invernale. Diverse anche le gomme, che sono più costanti nel rendimento. Più o meno abbiamo visto quello che ci aspettavamo: macchine più veloci in curva e più lente in rettilineo, per via della resistenza aerodinamica. Ma anche tanto divertenti da guidare”.
Bilancio? “Troppo presto per capire il potenziale a disposizione: abbiamo lavorato concentrati sul nostro programma, senza guardare minimamente quello che facevano gli altri team. Per tutto l’inverno ci siamo preparati in modo da arrivare qui nella migliore forma possibile. Ma mancano quasi quattro settimane alla prima gara è c’è ancora tanto lavoro da fare, tante cose nel programma. Lo stop alla fine non mi preoccupa: stavamo provando qualcosa che non ha funzionato, tutto qui”.
Oggi, giovedì tocca di nuovo a Kimi Raikkonen. La pista verrà allagata per dar modo ai piloti di provare le gomme Pirelli da bagnato.
Redazione MotoriNoLimits