Droga, alcool e senso di stordimento dettato da una notte di bagordi! Ecco gli effetti ‘provocati’ dalle tute sensoriali di Ford, le Suit che rappresentano il punto focale del progetto Driving Skills For Life, i corsi gratuiti dedicati ai giovani che nel 2016 hanno coinvolto oltre 1.000 ragazzi tra Roma, Milano e Palermo. L’obiettivo importate di Ford è proprio quello di sensibilizzare i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni (il 56% dei giovani coinvolti in una ricerca condotta da Ford nel 2013, ha rilevato che almeno una volta ha guidato in stato di ebbrezza o lo ha visto fare da amici), portandoli a una maggiore consapevolezza dei rischi causati da una guida irresponsabile.
Dopo la Drinking Driving Suit, la tuta sviluppata per simulare lo stato di ebbrezza e far sperimentare i rischi causati dall’assunzione di alcool prima di mettersi al volante e la Drug Driving Suit, la tuta che simula gli effetti degli stupefacenti sul corpo umano, per dare una più profonda consapevolezza dei rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe, abbiamo avuto l’opportunità di provare quella che rappresenta il terzo capitolo dello storytelling Ford sulla responsabilità alla guida: la Hangover Suit.
Allo spazio Spazio Bou-tek di Via Gonzaga, nel cuore di Milano, abbiamo avuto l’opportunità di provare direttamente questa inedita tuta che, una volta indossata, è in grado di simulare i sintomi dei postumi di una ‘notte di bagordi’ come spossatezza, vertigini, testa pesante e difficoltà di concentrazione. Le attrezzature sono state studiate per alterare i movimenti e l’equilibrio tramite speciali tutori e fasciature asimmetriche e simulare stati allucinatori mediante cuffie e occhiali che producono riverberi colorati.
Per poter effettuare la prova della Hangover Suit, abbiamo dovuto indossare degli occhiali che creano una visione distorta e sdoppiata, un caschetto atto a simulare vertigini e mal di testa, delle cuffie riproducenti effetti acustici simili alle pulsazioni che si avvertono quando si ha l’emicrania, gilet e cavigliere con pesi disposti asimmetricamente per compromettere lo stato di equilibrio. La sensazione è stata molto particolare e inaspettata. Dopo pochi secondi, si è avvertita una sensazione di stordimento e di smarrimento, che ha portato all’incapacità totale di ricevere anche un pallone lanciato dagli addetti a distanza di due metri o, addirittura, di calciare nel modo corretto lo stesso pallone. Anche la camminata è divenuta subito difficoltosa e quasi impossibile da praticare. Insomma, un vero e proprio stato che ognuno di noi dovrebbe provare per rendersi conto davvero di ogni eventuale conseguenza provocata dagli eccessi.
La Hangover Suit si è resa protagonista durante una serata organizzata alla Ford Social Home, lo spazio multifunzionale in cui convergono lo schermo televisivo e quello dello smartphone, realizzato dall’Ovale Blu per vivere l’experience a cavallo tra il mondo reale e quello digitale.
Un progetto nato in occasione delle MasterChef Night, organizzate per commentare sui social le puntate della sesta edizione di MasterChef Italia, il più celebre tra i talent show culinari. La FordSocialHome, infatti, da un lato è uno showroom virtuale pensato per accogliere un pubblico più ampio durante la settimana, facendo vivere ai consumatori l’experience Ford a 360°, e dall’altro è un contenitore media che funge da piattaforma per lanciare una serie di attività dedicate a audience specifiche, dal tech al gaming, dal fashion al lifestyle.
E se oggi, per approcciare il ‘nuovo’ spesso la virtual reality ha la meglio in molte iniziative di comunicazione, Ford in questa occasione dedicata alle Suit, ha recuperato l’importante aspetto conoscitivo e cognitivo rappresentato dalla sensorialità, e la riposiziona al centro dell’esperienza di apprendimento. Da parte nostra, un plauso a Ford per la bellissima e utile iniziativa che potrà portare sempre più a una scelta consapevole di sicurezza e responsabilità quando ci si mette al volante, a partire proprio dai più giovani.
Stefania Galli