Gomme più grandi, ruote più pesanti… ma qui non parliamo della pressione dei pneumatici 2017, ma di quella che dovranno gestire i meccanici Toro Rosso durante i pit-stop. Per affrontare le gare della stagione di Formula 1 che inizierà tra un mese con i primi test, sono stati alzati gli standard relativi al training dei ragazzi che, come sempre, avranno un ruolo fondamentale nella prestazione generale delle STR12 guidate da Daniil Kvyat e Carlos Sainz, nelle 20 gare in calendario.
Questo è infatti un periodo dell’anno fondamentale per la preparazione dei meccanici che si occuperanno del cambio gomme durante i pit-stop. L’allenamento, svolto interamente all’interno della factory di Faenza, si divide principalmente in due fasi: il training fisico in palestra; i pit-stop practice veri e prori, all’interno dell’officina. In questa seconda fase, una monoposto opportunamente equipaggiata con gomme 2017 viene spinta verso l’area pit-stop. Qui, ogni cambio gomme viene monitorato e cronometrato, così da migliorare azioni e sincronismi in vista dei prossimi impegni in pista. Per quanto riguarda invece il lavoro in palestra, quest’anno l’allenamento è stato appunto intensificato, così da preparare al meglio i meccanici dal punto di vista psico-fisico. Il programma, seguito dagli esperti di Formula Medicine, prevede 5 sedute settimanali. Prima che queste iniziassero, gli allenatori hanno svolto dei test fisici sui nostri meccanici, per valutare le loro condizioni generali, così da personalizzare il programma.
Per un pit-stop perfetto sono necessarie: rapidità, agilità, ma anche gestione della pressione. È per questo che l’intero programma di allenamento non è finalizzato solo a migliorare elasticità, reattività e tempi di reazione ma anche a insegnare come gestire il proprio corpo e la pressione cui questo è sottoposto durante un weekend di gara. Durante ogni seduta in palestra infatti, i trainer cercano di ricreare la tensione che ci sarà in pitlane (come mostrano le foto realizzate durante una sessione di allenamento). Ovviamente è solo una simulazione, ma si cerca comunque di spingere ogni singolo meccanico ad abituarsi a lavorare secondo un’attitudine precisa: dare il 100% in ogni situazione. Chiaramente, viene presa in considerazione anche la tipologia di vita che fanno i ragazzi: viaggi, stress, settimane di lavoro molto intenso, ecc… Poi si arriva al weekend di gara vero e proprio, magari dopo una settimana molto impegnativa: ma è proprio lì, al sabato e soprattutto alla domenica, che devono dare il massimo. Questo allenamento li aiuterà ad arrivare al Gran Premio con tanta energia, con tanta forza fisica e mentale, così da dare il massimo, senza soffrire la pressione.
Come ci ha confermato Filippo Della Latta di Formula Medicine, che insieme a Simone Romani segue i ragazzi Toro Rosso: “Per noi, i meccanici sono degli atleti e come tali vanno allenati. Il nostro programma prevede: sedute per migliorare l’endurance con esercizi di resistenza aerobica e in parte anche anaerobica; allenamenti personalizzati sul tappeto; corsa; bici; esercizi a circuito che mantengano alta la frequenza cardiaca per tanto tempo… Facciamo fare anche degli allenamenti di forza, da non confondere però con la pesistica vera e propria: sono allenamenti di forza funzionale in cui i ragazzi sollevano pesi su piani instabili, così da lavorare in equilibrio precario, unendo forza resistente e componente coordinativa. Inoltre lavoriamo molto su coordinazione, rapidità negli spostamenti brevi, tempi di reazione: i meccanici della Scuderia Toro Rosso imparano in questo modo a essere più fluidi e veloci nei movimenti, così da ottimizzare le loro risorse psico-fisiche, evitando di stancarsi troppo, In un pit-stop ci sono tanti movimenti rapidi.
“Certamente, un movimento rapido può potenzialmente trasformarsi in traumatico: per questo l’allenamento è finalizzato anche a prevenire il rischio di infortuni. La più grande novità è comunque rappresentata dal fatto che abbiniamo sempre all’allenamento fisico anche quello mentale, seguendo le stesse metodologie che applichiamo da anni nel mondo del motorsport. Sintetizzando, questo nuovo allenamento li aiuterà a: essere performanti a 360 gradi; gestire la pressione in maniera ottimale; non fossilizzarsi su eventuali errori nel corso della stagione, pulendo la mente per ripartire più forti di prima.”
Redazione MotoriNoLimits