mosse strategiche e di velocità in cui il campione combatte per arrivare all’agognata bandiera a scacchi. Ben Webb ci spiega le 10 più esaltanti gare di Formula 1 degli ultimi 30 anni. Quando sarete giunti alla fine, aspettiamo di sapere se siete d’accordo o secondo voi altri GP avrebbero meritato di entrare in questa speciale top 10…
1. Gran Premio del Brasile, 2008
Per Lewis Hamilton è sufficiente raggiungere la quinta posizione per aggiudicarsi il titolo mondiale. Tuttavia, fino alla metà dell’ultimo giro il pilota rimane in sesta posizione in un circuito ingannevole in cui la partenza è stata posticipata a causa di una pioggia torrenziale. Felipe Massa riesce a vincere la gara con la sua Ferrari e avrebbe vinto anche il titolo se le posizioni fossero rimaste invariate; per 30 lunghissimi secondi il pilota brasiliano ha l’illusione di poter realizzare l’ambizione di una vita. Ma nell’ultima curva dell’ultimo giro Hamilton, con la sua McLaren, riesce a superare Timo Glock e a guadagnare così la posizione che gli vale il Titolo.
2. Gran Premio di Inghilterra, 1987
Tra i due piloti della Williams, Nelson Piquet e Nigel Mansell, entrambi in prima fila, non corre buon sangue. Mansell, dopo un problema tecnico, rientra in gara con 29 secondi di svantaggio rispetto a Piquet, e, con sorprendente determinazione, riesce a realizzare ben 11 giri veloci. Ma riuscirà a sorpassare Piquet? In effetti vi riesce, al penultimo giro, e con una sorprendete manovra lo supera alla curva Stowe. Mansell riesce a tagliare il traguardo di fronte alla folla di fan in adorazione, che esulta con un entusiasmo irrefrenabile. Il termine Mansell-mania entra a questo punto nel gergo della Formula 1.
3. Gran Premio di Abu Dhabi, 2010
Quando la strategia conta. Alla partenza dell’ultimo GP della stagione ci sono ben quattro piloti che si contendono il titolo mondiale: Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Mark Webber e Lewis Hamilton. Sembra di giocare al gatto e al topo, con ciascun team che osserva attentamente gli altri per capirne le strategie. Alonso si ferma ai box per rientrare in pista davanti a Webber, finendo però bloccato dietro l’auto di Vitaly Petrov, che procede a velocità nettamente inferiore. Questa manovra costa ad Alonso, il famoso “campione della gente”, la possibilità e i secondi vitali per vincere la gara, e quindi laurearsi Campione del mondo, titolo che invece va a Vettel.
4. Gran Premio del Brasile, 2012
Quando regna il caos. La stagione 2012 di Formula 1 giunge alla sua ultima gara con Fernando Alonso su Ferrari a soli 13 punti dietro Sebastian Vettel su Red Bull. La gara è disperata ma affascinante. Vettel parte quarto, ma toccando la vettura di Bruno Senna finisce tra le ultime posizioni. Alonso parte settimo ma riesce a rimontare fino alla terza posizione, che gli permetterebbe di aggiudicarsi il titolo mondiale. Quando la pioggia si ripresenta, Vettel sta guadagnando posizioni. Le auto iniziano però a perdere aderenza, a urtarsi, e ciò impone la sosta ai box per il cambio delle gomme. La gara finisce con la safety car in pista e con Vettel che in sesta posizione diventa il più giovane campione del mondo per la terza volta.
5. Gran Premio di Monaco, 1992
La Williams di Nigel Mansell si trova in una posizione di chiaro vantaggio, soprattutto nelle strade tortuose del Principato, dove parte in pole position, guadagna un ricco vantaggio di 30 secondi e si avvicina sempre di più alla vittoria. Fino al momento in cui una foratura lo costringe a un pit stop a pochi giri dal termine e un lento cambio gomme gli impongono di riprendere la gara dietro Ayrton Senna. Mansell a questo punto attacca con una determinazione feroce e forsennata. La sua auto si spinge dietro Senna, giro dopo giro. Tuttavia non riesce a superarlo e Senna vince così la migliore gara in difensiva della sua carriera. Mansell viene sollevato dalla sua auto. È esausto. Senna vince il Gran Premio di Monaco, preannunciando così la carriera da campione. Nel 1984 infatti, in presenza di un temporale monsonico, registra il giro veloce con il team Toleman e riesce quasi a superare la potente McLaren di Alain Prost, che si aggiudica però la vittoria.
6. Gran Premio del Brasile, 2007
Nella stupefacente e carambolesca gara finale di stagione Kimi Räikkönen, il finlandese di ghiaccio, si aggiudica la vittoria a un solo punto dai rivali Lewis Hamilton, all’epoca al suo primo anno di gare in Formula 1, e dal favoritissimo Fernando Alonso. Räikkönen parte bene e Hamilton tenta disperatamente di recuperare tempo prezioso. Un problema al motore gli causa un ritardo che ben presto recupera ad un ritmo veloce. Nonostante ciò, riesce a qualificarsi in settima posizione, e non al magico quinto posto di cui avrebbe avuto assolutamente bisogno. Classifica finale: Räikkönen 110, Hamilton 109, Alonso 109.
In Giappone la frenetica offensiva è condotta da Kimi Räikkönen. Emerge dai box in seconda posizione, a soli due giri di svantaggio per fare sì che la messa a punto della propria vettura faccia la differenza. Räikkönen segna il giro veloce della gara, pur conservando uno svantaggio di 5 secondi di rispetto a Giancarlo Fisichella, il cui team gli ha ordinato via radio di “spingere all’impossibile”. Nel giro finale Räikkönen si spinge dietro la Renault nel rettilineo principale, si lancia a sinistra, sfiorando il retro dell’auto, e schizza sorprendentemente all’esterno della prima curva superando l’avversario e aggiudicandosi una stupefacente vittoria.
8. Gran Premio del Canada, 2011
Jenson Button è in ultima posizione quando la gara interrotta a causa della pioggia viene fatta ripartire dal 40° giro. Tuttavia, dopo un’attenta valutazione del momento più opportuno per passare agli pneumatici intermedi, quindi agli slick da asciutto, Button riesce a farsi strada. Passa dalla quarta alla seconda posizione al sessantacinquesimo giro, superando Mark Webber su Red Bull e Michael Schumacher su Mercedes. Inizia poi ad avvicinarsi a Sebastian Vettel, in testa alla gara, che a causa della pressione perde vigore e all’ultimo giro permette a Button di superarlo. La vittoria partendo dall’ultima posizione è un evento prezioso in un Gran Premio.
9. Gran Premio d’Europa (Donington Park), 1993
Ayrton Senna dimostra di poter vincere sul bagnato anche con una vettura dalle prestazioni inferiori. Le due Williams di Alain Prost e Damon Hill stanno dominando la stagione e anche in questa gara partono nelle prime posizioni. Su un asfalto scivoloso l’eroe brasiliano inizia a spingere la sua McLaren partendo in quinta posizione. Senna supera Michael Schumacher alla terza curva e Karl Wendlinger all’esterno delle curve Craner. Supera Hill dall’interno e raggiunge Prost al tornante Melbourne, fino a prendere il comando della gara. Nel giro di 10 curve riesce a passare dalla quinta alla prima posizione.
10. Gran Premio d’Europa (Nürburgring), 1995
Michael Schumacher si aggiudica il campionato dopo quella che doveva essere una vittoria assolutamente improbabile. Dopo le solite emozioni e brividi di un Gran Premio disputato sotto la pioggia, la Benetton di Schumacher ha 24 secondi di svantaggio rispetto alla Ferrari di Jean Alesi. Tuttavia, ha una minore di quantità di carburante e pneumatici nuovi. Schumacher sfreccia tra le vetture nel disperato tentativo di superare l’italiano. Il tentativo è inesorabile e potente, la distanza si accorcia a ogni giro fino a che Alesi commette un piccolissimo errore e Schumacher lo sorpassa alla chicane.