Sono giorni intensi per il mercato piloti e tecnici nel panorama della F1, con Mercedes e Williams aghi della bilancia del mercato. Il ritiro-lampo di Nico Rosberg ha scatenato un vero e proprio toto-pilota. E, come preannunciato da tempo, oggi è arrivata la conferma del finlandese ex-Williams Valtteri Bottas al posto del campione tedesco. In Renault invece, come un fulmine a ciel sereno, Frederic Vasseur ha lasciato il suo ruolo di Team Principal per divergenze nella gestione del team. Mercedes deve anche affrontare la partenza di Paddy Lowe, destinazione Williams, dove lo attenderebbe l’ambito ruolo di Team Principal (manca ancora l’ufficialità). Nell’operazione è rientrato lo scambio con Bottas, sostituito da Felipe Massa, che ha rimandato di un anno il ritiro.
Intanto Toto Wolff, con la Manor in amministrazione controllata per le difficoltà economiche (ha chiuso il campionato in 11° posizione), ha trasferito Pascal Wehrlein in Sauber strappando il sedile a Felipe Nasr (Esteban Ocon vestirà i colori della Force India-Mercedes al posto di Nico Hulkenberg passato in Renault).
Con questo scenario svaniscono le possibilità di vedere Antonio Giovinazzi (già promosso terzo pilota Ferrari a fine anno dopo la bella stagione in GP2) in pista coi colori del team svizzero motorizzato Ferrari, per una prima stagione di apprendistato. Se così fosse sarebbe un vero peccato. Si tratterebbe di una piccola sconfitta per il motorsport italiano. La Ferrari dovrebbe aiutare i suoi connazionali a trovare un sedile in un team minore per poter fare esperienza nel gran premi. Sarebbe fantastico riavere un pilota italiano in F1 nonché protagonista durante il GP d’Italia. Tutto avrebbe potuto essere messo in discussione se Massa avesse rinunciato all’offerta Williams… ma così non è stato.