Per Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel Daytona era un’esperienza nuova. Hanno atteso con impazienza, pregustando il divertimento, il momento di scendere in pista con le rispettive F60. Hanno scambiato impressioni con i colleghi della GT e infine, nel dicembre quasi estivo della Florida, hanno replicato i gesti e le azioni di un campionato ormai concluso: guanti, casco, poi via in pista, girando appaiati e fermandosi in pit-lane per i cambi gomme. Il sibilo del motore di Formula 1 sui curvoni sopraelevati (fino a 31° di inclinazione) del “World Center of Racing” è qualcosa che non si dimentica. Soprattutto se è la prima volta che i due mondi si incontrano, nella cornice delle Finali Mondiali.
Un’esibizione per un pubblico, quello americano, da sempre importante per il marchio Ferrari. Un modo di chiudere fra amici una stagione F1 vissuta spesso, inutile nasconderlo, al disotto delle aspettative. Ma le basi per il recupero sono già state gettate. “Ci siamo rimasti tutti male” – ha dichiarato Vettel. “ Volevamo vincere, ma non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Però ho ragione di credere che nel 2017 avremo un ‘pacchetto’ molto più forte”.
Il punto di ripartenza, secondo il Team Principal, risale a qualche mese fa. “Il nostro 2017 – commenta Maurizio Arrivabene – è partito l’agosto scorso con la rivoluzione tecnica. Dalla Ferrari la gente si aspetta molte cose, vittorie e successi, dunque daremo il massimo per farlo. Da quando esiste la nuova struttura si sono viste cose positive già in Giappone e ad Abu Dhabi. Ora c’è Mattia Binotto, un grande tecnico. Non faccio nessuna previsione ma so che i ragazzi stanno lavorando molto bene e tutti insieme”.
Di previsioni sul 2017 non vuole farne neanche Kimi Raikkonen: “Sarà un anno di cambiamenti regolamentari ed è difficile dire chi ne trarrà vantaggio. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, perché quando ti chiami Ferrari le aspettative sono sempre alte”.
Redazione MotoriNoLimits