L’ultimo punto di domanda sul calendario 2017 diventato di 20 gare resta solo il Brasile. Così ha detto Bernie Ecclestone, dopo la rinuncia di Hockenheim. “Non sono frustrato, solo sorpreso“, ha detto ad Abu Dhabi. “Di cos’altro ha bisogno la Germania per essere interessata nella F1? Hanno piloti e un team vincente. L’unico interrogativo adesso è il Brasile, ma lo stiamo risolvendo. Spero presto“.
Nel frattempo i problemi col Canada sono stati risolti e il boss della F1 ha anche spento i timori per il GP d’Italia a Monza. Nonostante il contratto non sia ancora stato firmato, l’86enne Ecclestone ha detto di aver stretto molte mani con gli organizzatori italiani, per il 2017 e oltre. “Dopo tutto sono italiani“, ha detto ridendo. “Non abbiamo potuto firmarlo questa settimana perché vpolevano fare dei cambiamenti al contratto, che abbiamo accettato“.
Per il futuro restano dubbi sulla Malesia, che ha detto di non voler rinnovare oltre il 2018. “Ma sono brave persone, non ho mai avuto problemi con loro“, ha detto Mr E, che ha anche ridimensionato i timori sulla gara in notturna di Singapore. “Gli organizzatori mi hanno detto ‘Abbiamo pagato parecchio negli ultimi 10 anni, quindi vogliamo spendere di meno. Io non voglio perdere Singapore“.
Barbara Premoli