È quinto Sebastian Vettel al termine del GP del Brasile sul circuito di Interlagos. La corsa è stata condizionata da una fitta pioggia, che ha costretto la direzione gara a ben due sospensioni con bandiera rossa. È durata 19 giri soltanto la corsa di Kimi Raikkonen: terminato il secondo regime di safety car, il pilota finlandese ha perso il controllo della sua monoposto sul rettilineo d’arrivo a causa della pioggia e dell’aquaplaning, urtando violentemente le barriere di protezione. Fortunatamente, i piloti che sopraggiungevano sul rettilineo, con pochissima visibilità a causa della pioggia, hanno evitato la Ferrari. Rivedere le immagini fa davvero pensare a un miracolo… Sul podio, le due Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg e la Red Bull di Max Verstappen.
Maurizio Arrivabene: “Forse sia ieri che oggi avremmo potuto fare di più, ma adesso è inutile recriminare. L’incidente di Kimi è stato un vero peccato, Sebastian dopo l’uscita di pista si è reso protagonista di una bella rimonta. Ora pensiamo solo ad Abu Dhabi: sarà l’ultima gara della stagione ma, come abbiamo sempre detto, non molleremo fino alla fine”.
Kimi Raikkonen: “Le condizioni oggi non erano certo facili: la pista era molto insidiosa e, quando fai molti giri dietro la Safety Car, tutto diventa ancora più difficile. Non pioveva molto, ma c’erano diverse pozze d’acqua. Il problema più grande era l’aquaplaning e ne ho fatto le spese dove non mi aspettavo, andando in testacoda sul rettilineo. Ero quasi riuscito a recuperare la macchina, ma era un gran brutto punto per andare a sbattere. Le gomme da bagnato sono molto delicate, soggette all’aquaplaning. Ovviamente molto dipende dal circuito e da altri fattori, ma i pneumatici di qualche anno fa erano in grado di smaltire questa quantità d’acqua senza problemi“.
Sebastian Vettel: “Ovviamente non è stato il giorno perfetto: nella prima parte di gara mi sono girato per colpa dell’aquaplaning, ma non sono stato l’unico. Alla fine credo di aver fatto una bella rimonta: è stato difficile recuperare, ho fatto fatica a superare Sainz. Non so perchè ho impiegato molti giri prima di iniziare a sentirmi davvero a mio agio in macchina, ma ormai era troppo tardi. Circa il duello con Verstappen, eravamo fianco a fianco e lui mi ha visto: avevo ancora parte del mio muso davanti, ma lui era più veloce e arrivati in curva mi ha passato. Non è stato un sorpasso difficile, ma non credo sia stato del tutto corretto. Ma non vale la pena lamentarsi: non credo di essere stato il solo a restare vittima dell’aquaplaning oggi, ma almeno non sono andato a sbattere“.
Redazione MotoriNoLimits