Per il penultimo atto del lungo calendario 2016, nel fine settimana la Formula 1 si sposta in Brasile, presso l’Autodromo José Carlos Pace di San Paolo. Sede di 33 edizioni del GP – altre dieci sono state disputate a Jacarepaguá, a sud-ovest di Rio de Janeiro – l’insolito tracciato realizzato tra i due laghi artificiali Guarapiranga e Billings mescola parti guidate a tratti a elevata velocità. Qui, oltre alle insidie nascoste in alcune delle sue 15 curve, a contare sono anche gli 800 metri di altitudine e il senso di percorrenza, antiorario come sui circuiti di Austin, Singapore e Abu Dhabi.
“E’ un bel posto per correre”, commenta Kimi Raikkonen alla vigilia della sua 13° presenza a Interlagos, la pista dove si è laureato Campione del Mondo con la Scuderia nel 2007. “E’ un circuito diverso dal solito, una pista vecchia scuola. Un giro dura poco e non ci sono molte curve ma è difficile fare un buon crono e i tempi sono sempre ravvicinati: perdere un decimo qui equivale a molte posizioni in griglia. Non esistono molti circuiti su cui giriamo in senso antiorario, per cui è sempre qualcosa di nuovo. Spesso la pista viene riasfaltata e, mentre all’inizio va tutto bene, poi anno dopo anno torna a essere sconnessa e sempre più impegnativa. Ora hanno cambiato un po’ i cordoli e quindi anche il ritmo del giro. In generale il tracciato in sé non è troppo complicato, ma si fa sempre fatica a trovare il 100% della prestazione”.
Redazione MotoriNoLimits