Tra le (non molte) cose da ricordare del GP degli USA c’è sicuramente la gara in rimonta di Fernando Alonso, partito 12° con la sua McLaren-Honda (con Jenson Button 19°) e arrivato 5°. Una gara in cui la McLaren è parsa tornare all’altezza del suo nome e della sua storia, con entrambi i piloti che dopo pochi giri erano già 9° e 11°, dopo una bella partenza in cui hanno rischiato ed evitato di finire coinvolti in collisioni… ma forse qualcuno dimentica che stiamo parlando di due Campioni con la “C” maiuscola…
Come avvenuto in Malesia, Fernando ha approfittato della VSC per effettuare il pitstop, risalendo poi fino alla 7° posizione. E alzi la mano chi non è saltato sul divano negli ultimi 5 giri, quando ha passato Massa e Sainz in duelli corpo a corpo che hanno fatto temere sanzioni post-gara da parte degli steward. Ma fortunatamente è ancora possibile correre in questa Formula 1… e Alonso ha chiuso in 5° posizione. Giornata positiva per il team di Ron Dennis, completata dal 9° posto e dai 2 punti di Jenson Button ma, soprattutto, dalla soddisfazione di vedere entrambe le MP4-31 a punti.
Fernando Alonso: “E’ stata una gara bella e interessante, mi sono divertito, specie alla fine. Carlos [Sainz] era su una strategia diversa e pneumatici diversi rispetto a me e Felipe, cosa che ci ha permesso di avvicinarsi. I miei pneumatici erano in condizioni migliori rispetto a quelli della Toro Rosso e abbiamo sfruttato il vantaggio. Gli ultimi due giorni sono stati molto intensi, ero più veloce e quindi ho tentato il sorpasso. A dire il vero è stato piuttosto facile passare la Toro Rosso, lenta in rettilineo, quindi devi solo aprire il DRS ed è fatta. Sono stato dietro a Carlos per 45 giri e guida molto bene, in modo molto costante, zero errori, quindi è stata una bella battaglia. Per passare la Williams invece dovevi farlo in curve strette e lente e di forza, è stata dura ma spero che i tifosi si siano divertiti. Il risultato è positivo per la motivazione, quindi sono felice del 5° posto anche se abbiamo guadagnato un paio di posizioni perché altri sono usciti e il nostro passo non è stato grandioso per tutto il weekend, quindi dobbiamo capire i motivi”.
Signore e signori, questo è Fernando Alonso, se qualcuno se ne fosse dimenticato, magari quelli (non pochi) che l’hanno definito un pilota finito, bollito… Fernando ha la grinta di sempre, basta avere una macchina e un motore che gli consentano in primis di arrivare a fine gara. Al resto ci pensa lui, come ha sempre fatto e come avrebbe fatto anche in Ferrari se avesse avuto una monoposto competitiva. Ci ha provato e poi ha accettato un’altra sfida. Ma la situazione è tosta da sopportare e ne stiamo avendo prova con Sebastian Vettel (che la sta vivendo da soli due anni…). E Fernando è il pilota esperto e obiettivo, quello che sottolinea la bravura e la pulizia della guida di Carlos Sainz e che si diverte ancora. I tempi duri non sono finiti, è lui stesso a sottolinearlo, ma il risultato di ieri è frutto di tanti bocconi amari e di tanto lavoro da parte sua e di Button. Ce ne fossero tanti di “bolliti” come loro, affamati come il primo giorno…
Barbara Premoli