In merito all’intenzione di far pagare un ipotetico futuro ticket per l’area C anche alle due ruote, comparsa nei giorni scorsi su organi di stampa che riportano le dichiarazioni dell’Assessore alla mobilità del Comune di Milano Marco Granelli, Confindustria ANCMA vuole ricordare che sin dall’introduzione di Ecopass nel 2008 è stato riconosciuto alle due ruote il ruolo insostituibile per garantire la mobilità individuale, riducendo la congestione del traffico e lo spazio occupato nei parcheggi, oltre ad una diminuzione delle emissioni. E’ chiaro che veicoli che dimezzano i tempi di spostamento e con motori di cilindrata contenuta presentano consumi ed emissioni ridotte. Anche a livello internazionale, come a Londra, l’istituzione della “congestion charge” ha sempre escluso il ticket per le due ruote sia a motore sia a pedali, proprio per offrire ai cittadini una soluzione alternativa e flessibile alle proprie esigenze di mobilità urbana.
Occorre inoltre sottolineare che sin dall’inizio veicoli come ciclomotori e moto 2 tempi Euro zero, responsabili delle emissioni di PM10, sono stati esclusi dalla circolazione nell’area metropolitana milanese e in altre aree lombarde con problemi di inquinamento. Le emissioni dei veicoli più recenti e di tutti i motori 4 tempi, che rappresentano la stragrande maggioranza del parco circolante, presentano valori di PM10 decisamente marginali. Confindustria ANCMA è disponibile ad un confronto con il Comune di Milano per illustrare i vantaggi derivanti dalla mobilità su due ruote, oggi la vera soluzione ai problemi del traffico e dell’inquinamento atmosferico e concreta e praticabile risposta per una mobilità sostenibile. Infine l’eliminazione dell’esenzione rischia di riportare molti utenti di moto e scooter alle quattro ruote vanificando i benefici derivanti dalla creazione dell’Area C.
Redazione MotoriNoLimits