La Mercedes ha ritirato il ricorso contro Max Verstappen per la manovra difensiva nei confronti di Lewis Hamilton a fine gara. Inizialmente la cosa sarebbe stata discussa
nel prossimo GP degli USA a Austin. La protesta era sulla base di un “alleged breach of Article 27.5 of the Formula One Sporting Regulations, in that he [Verstappen] allegedly drove erratically and in a dangerous manner, forcing car 44 [Hamilton] to take evasive action at Turn 16.”
Al momento in questione, Verstappen e Hamilton stavano lottando per il secondo posto nel giro 52, con il pilota della Red Bull che ha poi tagliato il traguardo davanti all’inglese per soli 0.7s. Poco dopo che i commissari a Suzuka hanno deciso che la questione sarebbe stata decisa dai colleghi del GP degli USA, la Mercedess ha deciso di ritirare la protesta, cosa di cui Lewis Hamilton si è detto felice in un tweet. Tutto è bene quel che finisce bene. E diciamolo: sarebbe davvero stato ridicolo, considerando che questa dovrebbe ancora essere Formula 1 e non danza classica. Già abbiamo detto cosa ne pensiamo dei piagnistei via radio per chiedere le bandiere blu. Ma che poi arrivino questi ricorsi a fine gara da parte del team Campione del Mondo per il terzo anno consecutivo… siamo davvero all’ammazza caffè! Soprattutto considerando che, per non lasciare in sospeso la classifica, poi il ricorso venga ritirato. Si gioca o cosa?!? Se un’infrazione c’è stata si va avanti, non si cambia idea, se no significa che non si è convinti. E allora non si fa neppure ricorso.
Barbara Premoli
There is no protest from myself. Just heard the team had but I told them it is not what we do. We are champions, we move on. End of!
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) 9 ottobre 2016