Abarth partecipa alla 14° edizione del Rally Legend, in scena nella Repubblica di San Marino dal 6 al 9 ottobre. Al centro, come sempre, le vetture che hanno fatto la storia dei rally e che tornano a esibirsi in prove speciali coinvolgendo tanti campioni indimenticabili e appassionati delle corse: è infatti prevista la partecipazione di 160 concorrenti, provenienti da 18 Paesi diversi.Al prestigioso appuntamento, dunque, non poteva certo mancare Abarth, che offrirà ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino due modelli leggendari dello Scorpione: la Fiat 131 Abarth Rally Gr.4 (1976) – che sarà oggetto di particolari celebrazioni per il suo quarantesimo compleanno – e la Fiat 124 Abarth Rally Gr.4 (1975). Si tratta di due rarità appartenenti alla Collezione FCA Heritage, la nuova struttura che coordina tutte le azioni dell’azienda nel mondo dell’automobilismo storico.
Basata sulla carrozzeria a 2 porte della prima serie, la Fiat 131 Abarth Rally era equipaggiata con un 4 cilindri bialbero derivato dal 2 litri Fiat e sviluppato da Abarth. La cilindrata era di 1995 cm3, e la potenza di 140 CV della versione stradale lievitava sino a 235 in quella da corsa. Era il “periodo d’oro” del cosiddetto gruppo 4: il regolamento tecnico che consentiva la trasformazione di berline familiari “per tutti i giorni” in autentiche auto da corsa. Al debutto nel 1977, la 131 Abarth Rally permise alla Fiat di conquistare per la prima volta il campionato mondiale costruttori. Il titolo fu difeso con successo l’anno successivo ed ottenuto nuovamente nel 1980, grazie alle numerose vittorie del duo Markku Alén – Walter Röhrl: il pilota tedesco si laureò campione mondiale piloti 1980 e, se un tale titolo fosse esistito anche negli anni precedenti, sarebbe spettato a Alén sia nel 1977 sia nel ’78.
Anche la 124 Abarth Rally gr. 4 deriva da una vettura prodotta in serie, la Fiat 124 Sport Spider, rispetto alla quale beneficia però di un motore più potente, di tettuccio e cofano in fibra di vetro e portiere in alluminio, che consentono una notevole riduzione del peso complessivo. A seguito di una messa a punto operata dalla Squadra Corse Abarth, la vettura ha debuttato nella stagione sportiva 1972 e ha proseguito la propria importante carriera sportiva fino al 1975, per essere poi sostituita dalla 131 Abarth Rally nel 1976. Allestita con un motore da 1756 centimetri cubici, in grado di erogare 200 CV di potenza, questa vettura può raggiungere una velocità massima di 170 km/h a seconda del rapporto al ponte. Ha al suo attivo due vittorie nel Campionato Europeo Rally (1972 e 1975) e la piazza d’onore del campionato costruttori per quattro stagioni consecutive (dal 1972 al 1975).
Entrambe le auto storiche sono state restaurate nelle nuove Officine Abarth Classiche di Torino, inaugurate lo scorso novembre. Il progetto Abarth Classiche si articola su più punti: dall’atelier per il restauro e le certificazioni alla partecipazione ed organizzazione di fiere, eventi, raduni e competizioni. Il programma sta riscuotendo grande successo con numerose certificazioni già effettuate e molti collezionisti in lista di attesa. Maggiori informazioni sui servizi offerti sono reperibili sul sito (http://www.abarthclassiche.com) e presso lo stand allestito in occasione della manifestazione, dove sarà possibile visionare anche i modelli della gamma Abarth attuale, che quest’anno ha visto l’esordio del nuovo Abarth 124 spider e della nuova Abarth 595.
Redaziiìone MotoriNoLimits