Al termine del GP della Malesia, i commissari FIA hanno esaminato i video e sentito i piloti interessati e hanno ritenuto responsabile Sebastian Vettel dell’incidente alla prima curva a Sepang. Come si legge nel comunicato “i commissari hanno deciso che anche se le macchine coinvolte nell’incidente si muovevano a velocità relativamente simili, il pilota della #5 ha commesso un piccolo errore entrando all’interno della curva 1 che ha portato al contatto con la macchina #6. Di conseguenza, la macchina #6 è finita in testacoda dal secondo posto perdendo diverse posizioni, cosa di cui gli steward hanno ritenuto responsabile il pilota della macchina #5 e quindi hanno stabilito la penalità di 3 posizioni sulla griglia del GP del Giappone per aver causato la collisione“.
Ci fa sorridere la frase “ha commesso un piccolo errore“. Un errore è un errore, o c’è o non c’è. E non troviamo una logica in questa penalità e nei 10 secondi inflitti a Rosberg in gara per il sorpasso deciso e il contatto con Raikkonen. Si dice sempre che ci vorrebbe la stessa commissione per tutta la durata del Campionato, ma oggi hanno dimostrato di non avere una linea logica neppure nel giudicare fatti all’interno dello stesso GP. E ci sorge un dubbio: se Vettel avesse causato il ritiro di Rosberg, l’avrebbero fatto partire da Sepang per correre il prossimo GP a Suzuka?!?
Barbara Premoli