Dopo l’inizio di stagione che si è concentrato in Europa e una sola tappa in Argentina in agosto, il FIA WTCC si trasferisce in Giappone. La nona tappa della stagione si disputa, infatti, sul circuito Twin Ring Motegi, 150 km a nord di Tokyo. La pista di 4,801 km è caratterizzata da una velocità media e massima relativamente bassa, ma la rapida successione di accelerazioni e frenate mette i freni a dura prova, offrendo numerose occasioni di sorpasso.
L’anno scorso, le Citroën C-Elysée WTCC si erano comportate bene su questo tracciato. Dopo aver mancato la pole position per soli 8 centesimi, José María López aveva vinto gara 1, facendo un ulteriore passo verso il suo secondo titolo mondiale. Quest’anno, la situazione è nuovamente a favore dei “Rossi”, e la tappa giapponese potrebbe rivelarsi decisiva nella conquista dei titoli mondiali. Tra i Costruttori, Citroën ha 196 punti di vantaggio sul suo rivale più vicino. Considerando che un weekend perfetto ne vale 105 e che le C-Elysée hanno segnato in media 88 punti in questa stagione, l’obiettivo di raggiungere un terzo titolo consecutivo non è del tutto impossibile.
Per quanto riguarda i piloti, il calcolo è quasi identico per José María López. Con cinque pole position e sette vittorie, l’argentino si è costruito un vantaggio di 117 punti sul secondo. Anche lasciandone alcuni, è possibile che riesca a conquistare la sua terza corona a Motegi. Per gli altri gradini del podio finale, la lotta è tutt’altro che finita. A 37 punti c’è un gruppo di 7 piloti. Yvan Muller, terzo, è a solo sette punti da Tiago Monteiro. Nel gruppo degli inseguitori, ci sono anche due piloti del team SLR al volante delle Citroën C-Elysée WTCC private: Mehdi Bennani e Tom Chilton. Il marocchino e l’inglese sono in competizione per la vittoria nel WTCC Trophy, che premia i piloti indipendenti. Come sempre, i pesi di compensazione delle prestazioni sono stati corretti in funzione dei risultati delle ultime tre gare. Le Citroën C-Elysée WTCC continueranno ad imbarcare la zavorra massima di 80 kg, ma sarà lo stesso per le Honda. Per la prima volta nella stagione, la lotta sarà perfettamente equa.
José María López: «Sono sempre felice di andare in Giappone. Adoro la cultura e la tranquillità di questo Paese e ne approfitto sempre per scoprire cose nuove. Proprio a Suzuka avevo vinto il mio primo titolo mondiale nel 2014 e questo contribuisce a renderla una meta speciale. Sappiamo che a Motegi i nostri avversari sono molto forti. È infatti l’unico circuito sul quale ci siamo lasciati sfuggire una pole position nel 2015, però durante la gara avevo accumulato vantaggio e ciò significa che la Citroën C-Elysée WTCC funziona bene su questo tracciato. Sono felice che abbiamo la stessa quantità di zavorra quest’anno: penso che la sfida sarà interessante e rivelerà la vera preparazione di ognuno. Dopo le ultime gare sono più rilassato e non sento l’obbligo della vittoria. Mentre faccio punti e mantengo il vantaggio, mi avvicino al titolo rendendo la situazione sempre più complicata per i miei avversari. Non sono io a sentire la pressione maggiore!».
Yvan Muller: «La sfida per il secondo posto del campionato non si può ritenere poco interessante, ma sinceramente non mi preoccupa molto. Quello che mi interessa davvero è il primo posto. Il mio obiettivo principale è fare il massimo dei punti possibile per Citroën, per aiutare il team a vincere il Campionato del Mondo Costruttori. Penso che nelle ultime due o tre gare abbiamo aumentato il potenziale. Sono sempre in lizza per la pole position, ma devo eseguire tre settori perfetti per farcela: è la chiave per le prossime vittorie. Motegi è un circuito abbastanza lento, ma è possibile sorpassare in più punti. Per quanto riguarda le regolazioni, è necessario concentrarsi sulla ricerca di motricità e monitorare l’usura degli pneumatici. E non bisogna dimenticare di controllare il meteo: il rischio di acquazzoni in questa stagione è alto. È un piacere tornare in Giappone, un Paese in cui gli spettatori sono davvero appassionati ed esperti. Quest’anno prenderò alcuni giorni per scoprirlo insieme alla famiglia».
Redazione MotoriNoLimits