Partito dalla pole, il pilota della Mercedes Nico Rosberg ha vinto il GP del Belgio, caratterizzato da incidenti e da un lungo periodo di bandiera rossa a inizio gara. Al via tutte e tre le mescole disponibili, medium, soft, e supersoft, sono state viste in pista. Hamilton e Alonso sono partiti dall’ultima fila montando le più durevoli medie e hanno sfruttato il caos al via per arrivare fino alla top 5 quando la gara è stata interrotta. Durante un periodo di bandiera rossa i cambi gomme sono consentiti, dando a tutti i piloti un pitstop ‘gratuito’. Di questo hanno beneficiato maggiormente i piloti partiti sulle supersoft: sei hanno sfruttato questa fase per effettuare il cambio, inclusi i primi tre all’arrivo.
Alla ripartenza, la maggior parte dei piloti ha scelto la mescola soft, fatta eccezione per il leader della gara Rosberg, sulle medie. Il tedesco ha completato anche il suo ultimo stint sulle medie vincendo con una strategia su due soste: la stessa usata dal pilota della Red Bull Daniel Ricciardo, secondo. Le temperature sono rimaste abbastanza elevate anche in gara, sebbene leggermente inferiori rispetto ai due giorni precedenti, con 29°C per l’ambiente e 39°C per la pista al via. Fattore che ha influenzato il comportamento dei pneumatici.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “È stata una gara ricca d’azione in cui abbiamo visto un’ampia varietà di strategie fin dal via – con tutte e tre le mescole sulla griglia di partenza – che sono state ulteriormente influenzate dagli incidenti di gara e dal periodo di bandiera rossa. Nico Rosberg ha vinto con due cambi gomme, come avevamo previsto, grazie alla mescola media che si è dimostrata particolarmente efficace specie con le temperature della pista piuttosto alte viste che hanno reso cruciale la gestione dei pneumatici. I primi otto hanno adottato strategie-gomme leggermente differenti, inclusi Lewis Hamilton e Fernando Alonso che con prestazioni impressionanti sono risaliti dall’ultima fila sfruttando strategie alternative”.
La previsione: Pirelli pensava che le due soste sarebbero state la strategia vincente, anche se il periodo di safety car ha modificato i piani. Rosberg ha comunque vinto con due soste come previsto: partito con le soft, è passato alle medie in regime di bandiera rossa e poi ha effettuato l’ultimo stop montando di nuovo le medie nel giro 26.
Redazione MotoriNoLimits