A tre settimane dall’ultimo GP e dopo un mese di luglio ricco di appuntamenti, la F1 è pronta a riaccendere i propulsori arrivando sul tracciato di Spa, che ha scritto pagine importanti dell’automobilismo. Un circuito in cui i piloti sono ancora una componente importante, rispetto a tante altre realtà, più o meno moderne. Una pista sempre affascinante e molto impegnativa per le gomme. Dopo i problemi della passata stagione la Pirelli ha portato dei correttivi e si presenterà in pista con mescole Medium, Soft e Supersoft. In casa Ferrari si è puntato con decisione sui compound più morbidi, portando solo un set di medie per ciascun pilota.
Un tracciato in cui il motore, assieme al meteo, ha un ruolo importante e la McLaren dovrebbe disporre di una power-unit aggiornata, che potrebbe aiutare Alonso e Button a conquistare ancora la zona punti, proseguendo la crescita vista negli ultimi gran premi.
Arrivati a questo punto della stagione, in casa di alcuni team l’interrogativo principale è se proseguire lo sviluppo delle vetture 2016 oppure indirizzare le forze alla stagione che verrà, oggetto di importanti cambiamenti tecnici che potrebbero portare, indovinando il disegno della vettura, anche a un cambio delle forze in campo. E’ l’interrogativo numero uno di Mattia Binotto: la Ferrari è in lotta per il secondo posto nel Mondiale con la Red Bull ma, se si vuole puntare a programmi ben più ambiziosi, è plausibile sacrificare la stagione in corso, soprattutto in prossimità di cambiamenti così importanti. Si potranno continuare a sviluppare quei componenti utili anche per il 2017.
In casa Manor ci sarà la novità di Esteban Ocon, vincitore dei titoli di Formula 3 e GP3 negli ultimi due anni. Hanno due giovani interessanti e stanno concentrando gli sforzi per difendere il 10° posto in classifica ai danni della Sauber, grazie anche al supporto della Mercedes.