Questo weekend la F1 torna in pista per il 13° round del Mondiale 2016: il GP del Belgio. Siamo nelle Ardenne, uno dei luoghi più suggestivi dell’intero campionato. Il circuito di Spa-Francorchamps, con i suoi 7 chilometri, è il più lungo del calendario. Il mix di lunghi rettilinei, curvoni ad alta velocità, curve lente e asfalto scivoloso gli hanno fatto meritare l’appellativo di “Università della F1”. La sezione più bella della pista? Beh, a detta di molti è il tratto Eau Rouge-Blanchimont, con la famosisima S in salita che genera una compressione impressionante e grandi carichi laterali, che non permettono il benché minimo errore.
Sul circuito belga la potenza della power unit è fondamentale: basti pensare che ci sono due tratti lunghissimi da affrontare in pieno: il primo vede i piloti tenere aperto il gas per 18 secondi e nel secondo tratto per altri 22 secondi. Le monoposto, inoltre, gireranno con un carico aerodinamico medio: serve trovare il giusto compromesso tra la velocità di punta per affrontare i tratti veloci e le prestazioni in percorrenza di curva.
Per questa gara, Pirelli ha nominato le mescole White Medium, Yellow Soft e Red Supersoft. I piloti, come da regolamento, saranno obbligati ad usare almeno un set di White Medium e uno di Yellow Soft… meteo permettendo! Sulle Ardenne, infatti, nonostante sia previsto un weekend abbastanza caldo, la storia ci insegna che la pioggia può arrivare da un momento all’altro, scombinando tutti i piani dei team. Ma ecco il commento dei piloti Toro Rosso sul GP che li aspetta.
Carlos Sainz: “Spa-Francorchamps, insieme a Silverstone, è il mio tracciato preferito. Lo definirei il miglior circuito al mondo! La curva 1 – il tornante La Source – è un buon punto di sorpasso. La curva 2 è la celebre Eau Rouge: da affrontare in pieno… anche se al primo giro, durante le Prove Libere 1, hai sempre qualche esitazione. Probabilmente, è la curva più bella al mondo: è fantastica! Poi si arriva a Les Combes, altro buon punto dove cercare il sorpasso, e alle curve 5 – 6 che formano una chicane veloce e scorrevole da affrontare in quarta marcia. La curva 8 è davvero lunga e porta ad un’altra delle mie curve preferite, la 10, che definirei bella come l’Eau Rouge. Poi la 12 e la 13 danno vita ad un’altra chicane veloce: per affrontare al meglio la curva 14 è fondamentale uscire bene da qui. Dalla curva 15 in poi, gas spalancato fino all’ultima chicane, altro tratto dove si può provare a sopravanzare gli avversari. Non vedo l’ora di correrci, è un weekend di gara unico“.
Daniil Kvyat: “Quando penso a Spa-Francorchamps, la prima cosa che mi viene in mente è l’Eau Rouge: è una curva che mi piace davvero tanto e si deve essere coraggiosi per affrontarla! All’uscita, c’è un rettilineo molto lungo dove si può tentare l’attacco sugli avversari. Quindi si arriva alle curve 5 e 6, che formano una chicane veloce in cui serve preparare bene l’uscita per la curva 7. Anche le curve 12 e 13 creano un’altra chicane veloce e l’uscita di curva 14 è importante, perché poi si va in pieno praticamente fino alla fine del giro. Questa è una pista speciale che mi piace davvero tanto: alte velocità, variazioni altimetriche e tante curve veloci, di quelle in cui i piloti si esaltano davvero. In particolare, il secondo settore è quello che mi piace di più, perché ci sono le curve più interessanti. Non vedo l’ora di tornarci a correre!”.
Redazione MotoriNoLimits