La carriera di un pilota parte dal kart, porta d’accesso al motorsport per avvicinarsi al professionismo su quattro ruote. Per questo Lamborghini Squadra Corse ha annunciato, la scorsa primavera, l’avvio di un nuovo programma giovani dedicato proprio ai talenti del karting: il Kart Drivers Program, che si affianca ai già esistenti Formula Junior Program, Young Drivers Program e GT3 Junior Program, e va a porsi alla base della piramide dei programmi giovani del reparto corse della Casa di Sant’Agata Bolognese.
Il motivo che ha spinto Lamborghini Squadra Corse a esplorare anche questo settore del motorsport, è quello di offrire ai più meritevoli piloti di questa categoria una opportunità di crescita verso il professionismo, per accompagnarli in un percorso che parte appunto dal karting, passa per le monoposto formative (F.4 con il Formula Junior Program) e prosegue nel mondo delle competizioni gran turismo con lo Young Drivers Program e il GT3 Junior Program riservati, rispettivamente, ai piloti del monomarca Blancpain Super Trofeo e a quelli impegnati nel vari campionati GT in tutto il mondo con la Lamborghini Huracán GT3. Questo per garantire ai giovani piloti una solida alternativa, non necessariamente a ruote scoperte, in vista della loro carriera agonistica.
Per mettere in atto il Kart Drivers Program, Lamborghini Squadra Corse ha scelto come partner la DR Racing Kart, struttura fondata dal cinque volte campione del mondo Danilo Rossi che opera a 360° nel mondo del karting: dalla progettazione e costruzione di telai, all’impegno nei campionati WSK e CIK-FIA nazionali, europei e mondiali. Il compito di Danilo Rossi è quello di fare da talent scout e indicare a Lamborghini Squadra Corse i kartisti più talentuosi, che vengono poi valutati dal reparto Motorsport della Casa di Sant’Agata Bolognese e inseriti nel programma Kart Drivers Program che prevede un supporto pratico alla loro carriera futura.
Lo scorso luglio, presso l’Adria International Raceway, si è svolta la prima sessione di training e in quella occasione sono stati scelti i primi quattro piloti del programma: Cristopher Zani – Italia – 20 anni; Mauro Simoni – Italia – 29 anni; Justas Jonusis – Lituania – 14 anni; Muiz Gafar – Malesia – 14 anni. L’obiettivo di questa prima giornata del Kart Drivers Program è stato quello di avvicinare, per la prima volta, il mondo del kart a quello delle competizioni GT. Con la presenza del responsabile del Motorsport di Automobili Lamborghini Giorgio Sanna e degli staff di Squadra Corse e DR Racing Kart, nel corso della giornata sono state affrontate diverse tematiche legate ai due mondi: “Sempre più di frequente – commenta Giorgio Sanna – piloti giovanissimi si avvicinano con interesse al mondo delle competizioni GT, perché consapevoli del fatto che oggi questa categoria rappresenta una alternativa molto solida alle ruote scoperte. Il Kart Drivers Program ha quindi la finalità di far conoscere il mondo delle gran turismo ai giovani piloti che stanno intraprendendo una carriera nel motorsport. E noi di Lamborghini Squadra Corse vogliamo supportare i ragazzi più meritevoli nel raggiungimento di questo ambizioso traguardo. Il nostro vanto è quello di poter contare su una “piramide” composta da quattro distinti programmi giovani, che parte proprio dal Kart Drivers Program, e consente di scalare la vetta fino ad arrivare alle più prestigiose competizioni GT mondiali al volante della Huracán GT3. Basti pensare che alla recente 24 Ore di Spa-Francorchamps del Blancpain GT Endurance, ben 10 piloti provenienti dai nostri programmi giovani hanno potuto vivere il sogno di una delle gare endurance più celebri del mondo”.
Come già nel caso degli altri programmi giovani di Lamborghini Squadra Corse, anche il Kart Drivers Program prevede lezioni teoriche per esplorare tutti quegli aspetti che esulano dall’abitacolo di una vettura da corsa: comunicazione, nozioni comportamentali, valori del brand e, in particolare, la testimonianza diretta e i consigli di un pilota che ha intrapreso la carriera di professionista iniziando proprio dal karting: Mirko Bortolotti, Factory Driver di Lamborghini Squadra Corse, impegnato nelle più importanti competizioni GT internazionali con la Huracán GT3, dall’ADAC GT Masters al Campionato GT Italiano, fino al prestigioso Blancpain GT Series.
Bortolotti ha messo a disposizione dei giovani kartisti la propria esperienza sul campo, ponendo l’accento sulle qualità necessarie per diventare un pilota professionista oltre alla velocità pura in pista; il differente approccio mentale verso le competizioni GT, che richiede attitudine al lavoro di squadra; l’importanza di dover condividere un mezzo meccanico con un compagno di squadra; l’approccio psicologico al mondo delle corse in generale, dove il cockpit della vettura e il paddock devono essere intesi come luogo di lavoro vero e proprio con tutte le responsabilità che ne derivano; fino alle principali differenze in termini di stile di guida e adattamento fra una vettura GT e un kart e un Formula.
Parte del training teorico riguardava l’aspetto tecnico dei mezzi da competizione. Grazie al supporto dei tecnici di Squadra Corse e alla presenza della Lamborghini Huracán LP 620-2 Super Trofeo, i kartisti hanno potuto approfondire aspetti tecnici propri del mondo delle vetture GT. Quali ad esempio l’importanza e il funzionamento dei dispositivi elettronici (ABS, Traction Control) e dell’aerodinamica, tutti aspetti sconosciuti al mondo del karting. Ancora, i piloti del Kart Drivers Program hanno avuto un assaggio della telemetria impiegata per analizzare le prestazioni della Huracán LP 620-2 Super Trofeo, più sofisticata rispetto a quella impiegata nel karting ma del tutto simile nella struttura di base e nella finalità d’impiego. La Lamborghini Huracán Super Trofeo vuole proporsi infatti come migliore opportunità dopo le prime esperienze nel mondo dei Formula.
Dopo la teoria segue la pratica ed ecco che i piloti di kart hanno potuto toccare con mano le caratteristiche prestazionali di una potente vettura GT qual è la Huracán LP 620-2 Super Trofeo. Opportunamente dotata di sedile passeggero e con Mirko Bortolotti al volante, la Lamborghini che anima il monomarca Blancpain Super Trofeo ha effettuato sessioni di giri di pista con i giovani kartisti a bordo, per illustrare sul campo il funzionamento dell’elettronica, dell’aerodinamica e più in generale il livello di raffinatezza di una sofisticata vettura GT come la Huracán. I giovani piloti stati colpiti da due aspetti che avevano sottovalutato, quali la potenza frenante (circa 2,5g di decelerazione), nonostante la massa giocoforza superiore a quella di un kart, come pure le velocità di percorrenza delle curve, anche in questo caso con accelerazioni laterali nell’ordine dei 2,5 g.
Dalla pista automobilistica dell’Adria International Raceway al nuovo Karting Raceway di Adria il passo è stato breve. I quattro piloti del Kart Drivers Program sono scesi in pista assieme a Mirko Bortolotti, quest’ultimo al volante di un DR Kart 125 KZ personalizzato (numero 63, anno di fondazione di Automobili Lamborghini e numero di gara ricorrente sulle Huracán GT3) per un ritorno alle origini e una sessione d’allenamento, poiché il kart è una ottima palestra per qualsiasi tipologia di pilota.
“Mi sono molto divertito in questa prima giornata del Kart Drivers Program ad Adria – commenta Mirko Bortolotti – dove abbiamo potuto saggiare le doti sia dei Kart KZ, sia della Huracán Super Trofeo. E’ stato interessante vedere come è cresciuto il mondo del karting, che anno dopo anno diventa sempre più tecnologico e professionale. Sono anche lieto di aver potuto mettere ai disposizione dei giovani kartisti la mia esperienza, trasmettendo loro i valori necessari per diventare un pilota professionista, dalla determinazione ai sacrifici che questa carriera richiede, ma anche le opportunità che il Motorsport offre e che bisogna saper cogliere. E credo che le possibilità che Lamborghini Squadra Corse sta mettendo a disposizione dei giovani con i suoi programmi siano proprio quelle giuste”.
Redazione MotoriNoLimits