Le qualifiche del GP di Ungheria passeranno alla storia come “un casino”, come ha detto Vettel. Davanti a tutti Nico Rosberg, che ha soffiato la pole a Lewis Hamilton proprio sul finale, ma in modo alquanto discutibile. L’inglese aveva infatti praticamente in tasca la 6° pole all’Hungaroring, quando la McLaren di Fernando Alonso è finita in testacoda alla curva 9 e ha dovuto sollevare il piede per le bandiere gialle, non migliorando il suo secondo tentativo. A quanto sostiene Toto Wolff, anche Rosberg l’avrebbe fatto passando nella zona delle bandiere gialle (doppie), ma poi ha affondato il piede, andando a conquistare la pole (la 26° in carriera e la 4° del 2016), con un tempo di 1.19.965 sulle supersoft. “Ho rallentato molto in quel settore, quindi sono sicuro sia tutto ok”, ha detto Rosberg. La FIA dovrebbe comunque chiamare il team e il pilota ed esaminare la telemetria, solo allora sapremo se la classifica provvisoria sarà confermata.
Seconda fila per le Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, seguiti dalla Ferrari di Sebastian Vettel e dalla Toro Rosso di Carlos Sainz. Ma, dicevamo, è stato un casino, tutto. A partire dal fatto che questa sessione è durata il doppio del solito: iniziata sotto una pioggia intensa, si è conclusa due ore dopo, con il Q1 iniziato con 20 minuti di ritardo e durato un’ora, interrotto anche da quattro bandiere rosse (all’inizio per la pioggia intensa, poi per gli incidenti della Sauber di Marcus Ericsson, della Williams di Felipe Massa e della Manor di Rio Haryanto, che fortunatamente ha messo fine anticipata a questo Q1 da strazio che sembrava dovesse finire a Capodanno!).
Entrambe le McLaren sono entrate nella top 10, per la prima volta dall’inizio della partnership con la Honda nel 2015, con Alonso 7° e Button 8°. Ma la vera delusione di queste qualifiche è arrivata da Kimi Raikkonen (che qui in Ungheria ha tonnellate di tifosi), che non è entrato nel Q3 e domani partirà 14°. Magra consolazione per Jolyon Palmer, 17° e davanti al compagno di squadra Renault Kevin Magnussen, 19°.
Considerazioni: sarà anche stata una mossa furba, il piede l’avrà anche sollevato, ma secondo noi Rosberg l’ha fatta non diciamo sporca, ma sicuramente da furbetto. Vedremo se sarà davvero tutto ok o verranno prese misure (in passato 3 posizioni in meno in griglia e 2 punti sulla patente). Certo che se la pole dovesse essere confermata, come minimo il tedesco dovrà offire una birra ad Alonso. E Hamilton da oggi avrà un motivo in più per “non provare simpatia” per i due colleghi…
Ferrari? Non ci siamo… e non si capisce il motivo per cui Raikkonen non sia riuscito a effettuare un altro giro. Errore di strategia o cosa? Ccercare il colpevole ha poco senso, conta il fatto che sia 14°, con Vettel 5° a quasi un secondo da Rosberg. Un Vettel nervoso, lamentoso, per la pioggia troppo forte, per il traffico, per la prestazione. Adesso nel comunicato stampa come sempre ci saranno le solite parole cariche di ottimismo per la gara dove tutto può succedere ecc ecc. Ma, signori, la realtà oggi è questa…
Barbara Premoli