Dato che tutti tacciono, a parlare di GP d’Italia ci pensa il Signore della F1 in persona Bernie Ecclestone, in vacanza in Croazia con la famiglia. A dare la notizia-bomba l’Ansa: dal 2017 l’Italia rischia di non avere più il GP. Come sapete, il calendario provvisorio non è ancora stato reso noto, da settembre 2015 la trattativa per il rinnovo di Monza è nelle mani del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani (dopo le varie vicissitudini e i cambi ai vertici della SIAS, cui sono state addossate responsabilità che non avevano, visto che del GP già si occupavano altri) e nel frattempo Imola ha avanzato la sua candidatura, tramite Uberto Selvatico Estense, che ha più volte incontrato Ecclestone, l’ultima a Silverstone, invitato da Bernie Ecclestone in persona. Che ha così dichiarato, come riporta l’Ansa: “Stiamo cercando di risolvere il problema di Monza ma è molto difficile perché è un problema politico. Stiamo lavorando per trasferire il GP d’Italia da Monza a Imola, ma se non ci riusciamo, sarà goodbye al Gran Premio d’Italia”.
E finalmente il coraggio di dire le cose come stanno l’ha avuto Ecclestone: è solo ed esclusivamente un problema politico, come qualunque cosa in Italia. Con Regione Lombardia e Roberto Maroni pro-Monza, mentre non c’è bisogno di dire di che colore siano l’Emilia Romagna e Imola. E infatti, è talmente non politico il problema, che è subito arrivato il commento del vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala: “Dispiace che Ecclestone dica che gli ostacoli per il rinnovo della concessione con l’autodromo di Monza siano frutto di un “problema politico”. Regione ha già fatto la sua parte. Solo alla fine dello scorso mese di maggio, ha confermato lo stanziamento di 5 milioni di euro all’anno necessari per chiudere il contratto. Ci fa piacere che anche il presidente dell’ACI Sticchi Damiani, che sta portando avanti la trattativa e che condivide l’obiettivo di rinnovare per Monza, abbia chiarito che non esiste alcun problema di natura politica e che la prossima settimana presenterà un’offerta vincolante da inviare alla FOM. Ci auguriamo dunque che si giunga a una conclusione in tempi rapidi. Il Gran Premio d’Italia è Monza e fa parte della nostra tradizione non possiamo permettere che vada via” (su Facebook arriva a scrivere “proseguiremo a lavorare affinché si continuerà a godere dello spettacolo offerto dal Gran Premio d’Italia, un Gran Premio che è solo e unicamente Monza!”).
Non è mancata una dichiarazione all’Ansa di Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola: “Il patron della F1 ha dato una seconda opportunità all’Italia di avere un GP di Formula 1 e dipende dal presidente Sticchi Damiani se conservarlo o perderlo. Perché Imola ha firmato una proposta contrattuale con Ecclestone e l’ha sottoposta all’approvazione dell’ACI in quanto Federazione Nazionale“. E se Federazione dirotterà a Imola i 12,5 milioni di euro promessi a Monza l’impianto sarà ovviamente in grado di far fronte all’esborso complessivo dei 25 milioni necessari per il GP di F1, come ha già garantito a Ecclestone (e c’è tutto il tempo per effettuare i lavori necessari).
Ma questa volta (miracolo o segno della gravità della cosa…) all’Ansa è arrivata anche una dichiarazione di Sticchi Damiani: “In queste ultime ore abbiamo definitivamente risolto tutti i problemi che c’erano con gli Enti territoriali: la Regione, il Comune di Milano e di Monza e l’Ente Parco. Abbiamo trovato un accordo tra AC Milano e SIAS e stiamo predisponendo un’offerta vincolante da inviare alla FOM entro i primi giorni della prossima settimana, probabilmente martedì. A questo punto non ci sono più problemi politici“.
Il che significa che perlomeno i problemi politici c’erano… e ci sono ancora. E che una Federazione che dovrebbe occuparsi di sport sia così smaccatamente legata alla politica non è il massimo. Il presidente ACI parla di “offerta vincolante da inviare entro la prossima settimana”: quella stessa offerta che avrebbe dovuto essere fatta a Monaco? Allora non è stata fatta a Monaco! E qualcuno ha mentito, sapendo di mentire, marionetta nelle mani del presidente.
Il punto è uno: Imola ha le strutture e i soldi; Ecclestone ha in mano una proposta concreta e se ha incontrato più volte Selvatico Estense è perché gli va a genio la persona e la proposta, non è tipo da perdere tempo e non incontra chi non ha voglia di incontrare. Questo è un dato di fatto. Quello che non si comprende è perché Sticchi Damiani scarti assolutamente l’ipotesi-Imola e sia così sfacciatamente pro-Monza. Disposto anche a perdere il GP d’Italia purché non lo abbia Imola. Quali interessi ci sono sotto? Perché non possono non esserci, è chiaro. Sapete, questo comportamento illogico ci ricorda un po’ il marito che si taglia le ***** pur di fare un dispetto alla moglie… scusate il francesismo, ma crediamo che renda perfettamente l’idea della situazione attuale.
Una situazione che continua a non piacerci affatto. E sia chiaro: noi siamo per il GP d’Italia e basta, indipendentemente dal fatto che si svolga a Monza o a Imola. Non siamo pro-uno e contro l’altro. Se sarà a Monza ci metteremo mezz’ora ad arrivare, a Imola tre. E sarà comunque su un circuito carico di storia, che abbiamo appena rivissuto in occasione del Minardi Day. Monza l’abbiamo nel cuore da sempre, è il circuito di casa. Ma chi, dovendo stare sopra le parti, si schiera in modo così accanito contro Imola sputa sulla Rivazza della F1 degli anni d’oro, Rossa e gremita di tifosi all’inverosimile; e su un paio di piloti che, quando si va a Imola, non si può venir via senza passare a salutare… Impossibile scegliere, come quando ti chiedono se vuoi più bene a mamma o a papà. Che conta adesso è non perdere il GP d’Italia.
Barbara Premoli