Ci hanno provato in ogni modo a fermarlo, ma la pole è sua, come tutte le sessioni finora di questo GP di Gran Bretagna. Sarà Lewis Hamilton a partire davanti a tutti domani nel decimo GP della stagione, per la 55° volta in carriera, la 6° del 2016. Accanto a lui – ça va sans dire – la seconda Mercedes di Nico Rosberg (a completare la quinta prima fila della stagione), che per un po’ è stato in pole provvisoria, quando a Hamilton i commissari hanno tolto il primo tempo per aver oltrepassato i limiti della pista alla curva 9. Ma anche Rosberg ha vissuto il suo momento di suspence a fine sessione, per essere andato oltre il tempo limite quando si fa giro di lancio o rientro, ma alla fine nessuna penalità, quindi 2° tempo confermato.
Seconda fila per le Red Bull di Verstappen e Ricciardo, seguiti dalle Ferrari di Kimi Raikkonen e, sulla carta, di Sebastian Vettel, che partirà però 11° per la sostituzione del cambio dopo le FP3. A chiudere la top 10 la Williams di Bottas, la Force India di Hulkenberg, la Toro Rosso di Sainz e la McLaren di Alonso.
Ma di queste qualifiche resterà, a parte il nuovo record della pista di Silverstone grazie al tempo di 1.29,287 di Hamilton, l’assurdità della decisione dei commissari FIA di togliere i tempi in modo inflessibile a tutti i piloti che hanno oltrepassato i limiti della pista, rasentando il ridicolo, anche in punti dove non avevano chiaramente tratto vantaggi in termini di tempo sul giro. Signori, noi non sappiamo cosa provi un pilota, una macchina da guerra, di fronte a certe decisioni lastminute… ma non è saggio né intelligente caricare di ulteriore tensione chi si sta giocando la pole. Le regole sono regole, ma un minimo di intelligenza nell’applicarle non sarebbe male da parte della FIA, che tanto tiene alla sicurezza. Il boato del pubblico di Silverstone è andato, secondo noi, non solo alla prestazione in pista dell’eroe di casa Lewis Hamilton, ma soprattutto al suo sangue freddo, alla capacità di staccare il cervello da tutto, concentrarsi solo sul giro e portare a casa un altro record. La differenza che passa tra un essere umano, un pilota e un Campione.
E in casa Ferrari un altro colpo: Kimi solo 5°, ma troppi errori, bloccaggi, un testacoda; con la rogna che continua ad abbattersi su Sebastian, che in questo 2016 non è ancora riuscito a partire dalla prima fila. Gara in rimonta, ma nulla è impossibile in F1 e nella vita, Anche se contro questa Mercedes qualunque sforzo sembra vano…
Barbara Premoli