L’architetto Hermann Tilke smentisce che il nuovo circuito di Baku possa non essere abbastanza sicuro. Alla vigilia della prima gara nella capitale dell’Azerbaijan, due noti giornalisti si sono chiesti se la F1 non sia scesa a compromessi con la sicurezza dando il semaforo verde al veloce circuito cittadino. Secondo Roger Benoit, di Blick, lo sport si sta preparando al “weekend più pericoloso“, con velocità che eguaglieranno o addirittura supereranno quelle di Monza. “A quelle velocità, con i muri su entrambi i lati e scarse vie di fuga, il rischio di serie conseguenze è elevato“, ha concordato Livio Oricchio, del Globo.
Nel giorno in cui piloti e team hanno fatto il consueto giro di pista a piedi, una fonte non resa nota ha detto al giornale spagnolo El Confidencial: “I muri sono ovunque, è un circuito molto pericoloso“.
Ma l’architetto della F1 Hermann Tilke ha detto che la sicurezza è stata tenuta in massimo conto a Baku. “Le curve sono veloci, ma con soft walls, la stessa tecnologia usata sugli ovali americani“. E per le velocità estremamente alte e la mancanza di vie di fuga, Tilke ha risposto: “Questo spetta alla FIA. Hanno mandato il loro delegato Charlie Whiting che ha lavorato al massimo per rendere il tutto sicuro“.
Staremo a vedere, poche ore e le monoposto scenderanno in pista per le prime prove libere. E speriamo davvero che Tilke abbia ragione e che i colleghi abbiano esagerato. Ma, conoscendoli bene e sapendo l’esperienza che hanno, siamo portati a dare più credito a loro che non alle altre campane. Anche perché i colleghi sono disinteressati.
Barbara Premoli