“Dalla cintura di sicurezza ai nuovi sistemi di connettività, la tecnologia che protegge i bambini durante la guida” è il workshop organizzato da Opel in collaborazione con ACI e l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze in occasione di Mammacheblog! 2016. L’incontro ha affrontato temi diversi, ma tutti inerenti la sicurezza dei bambini quando si parla di auto ed essi sono sia soggetti passivi, nelle fasce d’età più basse, che attivi, con riguardo a bambini in età scolare. Tutti possono trovarsi, per qualsivoglia motivo, costretti ad affrontare situazioni di emergenza in cui l’adulto di riferimento è impossibilitato a intervenire.
Quali sono i timori più grandi di un adulto quando trasporta un bimbo in auto? Da un recente ricerca emerge che il primo timore in assoluto è che il bambino rimanga senza alcun contatto o supporto in caso di malore dell’adulto (60,2%) e, a seguire, che il piccolo non sia in grado di sganciarsi in caso di pericolo o di avvenuto incidente (53,4%). Sono le situazioni d’emergenza, dunque, a preoccupare gli adulti che trasportano bambini in auto, quelle che possono presentarsi a prescindere dal rispetto delle regole e dall’attuazione dei comportamenti adeguati, come la scelta del giusto sistema di ritenzione e il suo corretto utilizzo. Eppure ancora tanti, troppi, sono gli incidenti in cui i bambini rimangono coinvolti con conseguenze anche molto gravi: nel 2014 sono stati 5.073 i bambini di età fino a 9 anni di età rimasti feriti in un incidente stradale e 25 i deceduti, con un aumento di oltre il 6% dal 2012 (Fonte: dati ACI-Istat). E il 22% dei bambini nella fascia d’età 0-6 anni viaggia in auto senza dispositivi di sicurezza o con un utilizzo errato degli stessi. Nel 2015 l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze ha accolto in pronto soccorso 1043 casi di incidenti stradali di cui 916 nella fascia 2-12 anni. I danni più frequenti: 105 casi di politraumi, 501 casi di danni ad arti inferiori o superiori, 184 casi di trauma cranico.
Proprio pensando a questo tipo di evento Opel vuole invitare i genitori ad insegnare ai bambini come chiamare i soccorsi e segnalare la situazione attraverso un sistema semplice e intuitivo come Opel OnStar, se mai dovesse capitargli di restare in auto da solo o con il genitore non in grado di aiutarlo, per un malore o per le conseguenze di un incidente. E i dati della succitata survey sembrano confermare questa necessità: il 92,8% dei rispondenti auspica infatti di avere a bordo dell’auto un dispositivo che consenta di chiedere assistenza in modo facile e immediato.
In situazioni come quelle descritte può essere difficile già per un adulto mantenere la calma, a maggior ragione lo è per un bambino. E’ necessario dunque poter contare su soluzioni semplici, a misura di bimbo, che consentano un’attivazione immediata ed efficace. Opel OnStar è il nuovo servizio di connettività e assistenza personale progettato e implementato da Opel su tutti i modelli delle sue auto. I pulsanti di attivazione (blu) e per la chiamata di emergenza (rosso) sono facilmente distinguibili da un bambino e sono collocati nella console centrale o, in alcuni modelli, sullo specchietto retrovisore interno.
Opel OnStar è utile in caso di emergenza, che riguardi se stessi o altri utenti della strada, una caratteristica che rende questo rivoluzionario sistema un angelo custode sempre presente e pronto a salvare vite. Se viene attivato un airbag, Opel OnStar viene allertato automaticamente. Un consulente (una persona in carne e ossa e non un computer) contatta il veicolo, nella lingua del guidatore, per capire se è necessario aiuto. In assenza di risposta, Opel OnStar localizza il veicolo attraverso il GPS e una squadra di emergenza viene immediatamente inviata nel luogo preciso dove si trova il veicolo. I consulenti OnStar si trovano presso il centro servizi hi-tech Opel OnStar di Luton in Inghilterra e sono disponibili 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Una volta contattato il centro servizi, l’operatore resta in linea fino a quando la squadra di assistenza giunge sul luogo dell’incidente. I pulsanti Opel OnStar sono collocati nella console centrale o, in alcuni modelli, sullo specchietto retrovisore interno. Il sistema offre inoltre servizi di assistenza stradale.
Redazione MotoriNoLimits