Dopo due edizioni ‘autunnali’, il GP di Russia si presenta quest’anno come quarto round del calendario. A descrivere il tracciato di Sochi, che si sviluppa nella sede delle Olimpiadi invernali 2014, sono Sebastian Vettel e Mattia Binotto, Responsabile per la Power Unit della Scuderia Ferrari.
Per Sebastian Vettel questo è il terzo GP sul Mar Nero, il secondo da ferrarista: “Il circuito si trova nel Parco Olimpico, dove si sono tenuti i giochi invernali, ed è qualcosa di unico. E’ una pista entusiasmante, con molte curve a 90 gradi. Il tracciato è scorrevole, non ci sono molte forti frenate. Non è facilissimo effettuare sorpassi, ma nel complesso offre una buona aderenza ed è divertente guidarci. Sono molti i russi ad essere entusiasti del fatto che la Formula 1 sia arrivata nel loro Paese. E’ decisamente un bel GP”.
Interrogato sulle possibili strategie Vettel introduce il tema consumi: “Un aspetto difficile è dato dal consumo di carburante in Russia. Per quanto riguarda invece le gomme, negli ultimi due anni abbiamo visto che hanno una buona durata. Nelle qualifiche si spingerà al massimo, cercando poi di far valere questo vantaggio in gara per ottenere un buon risultato”.
Secondo Mattia Binotto, Sochi è una pista che mette a dura prova sia il motore che il telaio. “E’ un circuito sicuramente molto particolare, difficile, molto esigente da un punto di vista della Power Unit, e anche da un punto di vista vettura. Ci sono rettilinei lunghissimi, un curvone, alcune forti frenate, tornantini, e quindi diventa essenziale anche il modo in cui gestiamo il motore stesso, la parte ibrida, la quantità di energia spesa e recuperata. Questa permette di scegliere se ottimizzare le prestazione del tempo sul giro piuttosto che il sorpasso, attuando strategie diverse. Sochi è un tracciato che consente traiettorie molto diverse e che offre opportunità di sorpasso, anche se per farlo bisogna raggiungere una velocità elevata sul rettilineo”.
A proposito dei consumi, Binotto spiega: “Già due anni fa, quando abbiamo fatto il primo gran premio in Russia, ci siamo accorti che i 100 kg di benzina fissati come massimo regolamentare erano un limite difficile da rispettare, e che la gara richiedeva una gestione del consumo durante tutti i giri. Si tratta di una pista che anche per il circuito olio è esigente. Il curvone veloce a sinistra, che abbiamo visto prima, molto lungo, con accelerazioni laterali molto importanti, mette in difficoltà il pescaggio dell’olio all’interno del serbatoio e la lubrificazione di tutte le parti meccaniche”.
Redazione MotoriNoLimits