Nell’ambito delle inchieste effettuate attualmente sulle emissioni inquinanti nel settore automobilistico, il Gruppo PSA è stato oggetto di una operazione di visita e di confisca da parte della DGCCRF (Direzione Generale della Concorrenza, dei Consumi e della Repressione delle Frodi francese). Il Gruppo PSA conferma la conformità dei suoi veicoli in materia di emissioni inquinanti in tutti i Paesi in cui opera. Fiducioso nelle sue tecnologie, il Gruppo PSA collabora appieno con le autorità competenti.
Peraltro, il Gruppo PSA ricorda l’efficacia del sistema di post-trattamento «BlueHDI», composto dalla Selective Catalytic Reduction (SCR) posizionata a monte del filtro attivo antiparticolato (FAP), che permette di trattare gli ossidi di azoto (NOx) emessi dai motori diesel. Questa tecnologia è stata adottata progressivamente, dalla fine del 2013, su tutti i veicoli Euro 6 del Gruppo.
A partire da novembre 2015, il Gruppo PSA ha deciso di adottare un approccio di trasparenza nei confronti dei suoi clienti, pubblicando i risultati dei consumi dei suoi veicoli in condizioni di utilizzo reale, derivati da un protocollo di test definito con le ONG Transport & Environment (T&E) e France Nature Environnement (FNE), che sono state oggetto di audit da parte di Bureau Veritas.
Redazione MotoriNoLimits