Nella settimana che ci porta al GP di Cina, facciamo una review tecnica delle novità introdotte in Bahrain, che ha dimostrato ancora una volta la forza della Mercedes W07 Hybrid che ha dominato qualifiche e gara. Per questa seconda gara stagionale, sulla W07 non sono stati introdotti aggiornamenti aerodinamici che verranno portati nel prossimo round a Shanghai. Vista la pessima partenza di Hamilton in Australia è stato modificato il software che gestisce la frizione della W07. Un aggiornamento che ha semplificato e di molto tutti i passaggi che l’elettronica effettuava per portare la frizione nel giusto range di temperatura.
In casa Ferrari, si sono visti i primi piccolissimi aggiornamenti della stagione sulla SF16-H: come potete osservare dal disegno, è stata modificata parte del bordo di attacco del primo deviatore di flusso di colore nero mentre quelli di colore bianco sono rimasti invariati. Gli ingegneri di Maranello, con questa leggera modifica, stanno cercando di migliorare lo scorrimento dei flussi lungo le fiancate della vettura, flusso che poi andrà a interagire con la parte terminale della vettura.
Oltre a questa piccola modifica, la SF16-H presentava una modifica anche nella zona esterna del diffusore (il marciapiede e i profili al di sopra di esso sono stati leggermente allargati). Già dai test pre-stagione 2016, rispetto all’estrattore utilizzato sul finire della scorsa stagione, è stato infatti collocato un piccolo profilo nella parte bassa della zona esterna dell’estrattore, molto critica per l’ottimale funzionamento del diffusore. Gli aerodinamici Ferrari è ormai dall’inizio della passata stagione che stanno collocando particolari profili aerodinamici in questa zona; l’obiettivo è quello di cercare di energizzare il flusso in uscita dall’estrattore impedendo o comunque limitando l’entrata di flussi laterali dall’esterno in modo da garantire il giusto carico al posteriore.
Per la Red Bull è stata veramente una gara positiva con un ottimo quarto posto di Ricciardo e il sesto di Kvyat, arrivati al traguardo però con moltissimi secondi di distacco dal duo Mercedes e dalla Ferrari di Raikkonen. In Bahrain, la Red Bull ha introdotto sulla sua RB12 una nuova versione di ala posteriore molto simile alla soluzione già utilizzata nella scorsa stagione sui circuiti da medio e basso carico. Come si può ben vedere dall’immagine questa versione di ala è dotata di di tre soffiature nella parte alta della deriva verticale e presenta l’unica soffiatura verticale che va a collegarsi con la prima soffiatura orizzontale. Una soluzione utilizzata soltanto dal team diretto da Adrian Newey che dovrebbe garantire una minor generazione di vortici di estremità oltre a massimizzare il passaggio d’aria dalla parte esterna verso quella interna dell’ala per incrementare la deportanza.
Una novità attesa in Bahrain, relativa alla Force India VJM09, erano i mozzi soffianti. Tale soluzione è studiata per andare ad espellere direttamente dal mozzo, l’aria calda che si genera all’interno del cerchio. Se ben tarata contribuisce a ridurre le turbolenze che si vengono a generare dal rotolamento dello pneumatico e che disturbano l’efficienza aerodinamica generale della monoposto.
La Williams ha portato in pista, nella giornata di sabato, il tanto atteso muso in versione corta abbinato alla nuova ala anteriore. Questa nuova soluzione è stata utilizzata esclusivamente da Felipe Massa. Per cercare di incrementare il carico aerodinamico, grazie al maggior afflusso d’aria al di sotto del muso, la Williams ha alzato leggermente il proprio naso, oltre ad avere accorciato di circa 4 cm la punta.
Anche i piloni sono stati molto modificati: nella nuova versione sono molto più sporgenti e arretrati verso il posteriore, questo per una miglior gestione dei flussi diretti verso la parte centrale e posteriore della vettura.
L’ultima novità è relativa al grande deviatore di flusso a lato degli upper flap, rimasti invariati rispetto alla versione precedente di ala anteriore. E’ stata introdotta una soffiatura verticale utile ad accelerare e energizzare il flusso deviato verso l’esterno delle ruote anteriori; ciò per diminuire la resistenza all’avanzamento creata dall’interazione del flusso d’aria in arrivo dall’anteriore con gli pneumatici. Oltre a queste importanti modifiche, la Williams ha introdotto delle migliorie anche sul proprio fondo: il T-Tray è stato in parte rivisto rispetto a quello utilizzato nei test e nella gara inaugura di Melbourne.
Nella zona dello splitter, con un importante lavoro di micro aerodinamica sono state collocate due derive verticali maggiorate in altezza rispetto alla versione precedente per gestire al meglio la portata di aria diretta nella parte inferiore delle fiancate che successivamente andrà ad alimentare la parte alta del diffusore.
Sulla Toro Rosso è stato utilizzato un nuovo endplate dotato di due soffiature nella parte alta invece delle classiche quattro utilizzate durante i test di Barcellona e nella gara di Melbourne.
La McLaren ha portato in pista una nuova ala anteriore che è stata cambiata in alcuni punti rispetto a quella introdotta durante i test 2 di Barcellona. La prima modifica è l’attacco del mainplane alla zona neutra dell’ala che, nella nuova versione, non presenta nessuna curvatura ed è completamente lineare. Modificate, inoltre, le derive verticali poste sotto il mainplane che ora sono tre mentre nella precedente versione erano quattro. Cambiati anche gli upper flap che rispetto alla precedente versione sono stati maggiorati nelle dimensioni ma continuano a mantenere il flap a sbalzo composto da tre elementi con l’aggiunta di un grosso deviatore di flusso.
Cristiano Sponton