Mentre il motorsport è concentrato sulle blasonate F1 e MotoGP, proprio a Losail, in Qatar, ha perso la vita il pilota tunisino Taoufik Gattouchi, in seguito all’incidente avvenuto ieri durante la Losail 600 Cup sul Losail International Circuit. Dopo l’incidente alla curva 3, il pilota 49enne è stato subito soccorso e trasportato all’Ospedale Hamad di Doha, dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, ma è deceduto a seguito delle ferite riportate in pista. Oggi, alle 17:50 ora locale, sul circuito di Losail sarà osservato un minuto di silenzio. Un dramma che fa riflettere, anche sulle priorità del mondo delle corse e della comunicazione: sempre due pesi e due misure, perché Gattouchi era un pilota “normale”, non un “nome”. Correva, amava il motociclismo, ma non attirava sponsor o telecamere, insomma, non faceva business. Era “solo” un essere umano e quindi come tale non merita neppure una notizia in un TG o in una rubrica sportiva. Nemmeno noi sapevamo chi fosse, ma un ricordo, due righe, un pensiero li merita. Da esseri umani a un essere umano.
Barbara Premoli