È sceso il sipario sull’ultima giornata di test invernali al Circuit de Catalunya. Il programma pomeridiano della Scuderia è stato incentrato sulla simulazione gara di Sebastian Vettel, iniziata intorno alle ore 14:40 e terminata verso le ore 16:35, con un’interruzione per bandiera rossa che ha visto coinvolto il team Force India. La Ferrari ha alternato l’uso di pneumatici Soft e Medium. Sebastian ha completato 142 giri (pari a 661 km), il migliore dei quali in 1:22.852. Ora inizia la preparazione per il prossimo appuntamento del GP di Melbourne, prima gara di un calendario che ne conta ben 21.
Sebastian Vettel: “Finora sono soddisfatto, anche del lavoro fatto da Kimi. Abbiamo completato parecchi giri e portato a termine il nostro programma. Credo che in generale questi test siano andati bene. Non possiamo ancora sapere se questa vettura sarà vincente, ma la prima impressione è stata positiva, così come il lavoro svolto. Le sensazioni sono buone e siamo felici dei passi avanti fatti finora. In termini di affidabilità la Mercedes sembra comunque essere molto forte, a prescindere dallo stop di oggi. Mi sono trovato abbastanza bene con il sistema Halo, anche se credo che possa essere migliorato, sicuramente in termini di estetica e di visibilità, ma credo che presto ne vedremo un’evoluzione. Esteticamente non è bello, ma se può aiutare, se grazie a lui almeno i due piloti che hanno perso la vita di recente potessero essere ancora con noi, allora potrebbe anche essere il sistema più anti-estetico di questo mondo, ma avrebbe comunque ragione di esistere. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro durante la passata stagione. Ora cerchiamo di colmare un divario che l’anno scorso era piuttosto grande, credo che questa nuova macchina abbia potenzialità maggiori per farlo, ma dobbiamo essere pazienti, almeno per un paio di settimane ancora. Per quanto riguarda lo spettacolo e il regolamento sportivo, io credo la Formula 1 vada bene così com’è. E’ importante che questo sport rimanga tale e che il pilota più veloce possa emergere. Questo è da sempre nel DNA della Formula 1″.
Redazione MotoriNoLimits