#IoSonoElettrica ha dato la scossa all’Italia: dal 12 ottobre al 18 dicembre dello scorso anno, Classe B Electric Drive ha percorso un lungo viaggio, facendo 20 tappe in 18 città del Bel Paese, percorrendo 5.800 km (per auto in media) e incontrando un ampio pubblico presso 7 Concessionarie Mercedes-Benz, 7 punti Enel, ristoranti stellati Michelin e l’Autodromo di Arese dell’ACI. Venerdì 26 febbraio, la Stella 100% elettrica firmata lungo la sua lunga marcia da studenti, sindaci, giornalisti e blogger è stata consegnata al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, tra i più prestigiosi musei dell’automobile del mondo, in veste di ambasciatrice della mobilità a zero emissioni. Per i prossimi due mesi, la Classe B Electric Drive potrà così essere ammirata nell’area dedicata all’innovazione.
“Con il tour #IoSonoElettrica, al volante di Classe B Electric Drive abbiamo attraversato tutta l’Italia. È stata davvero un’esperienza bellissima che ci ha permesso di raccontare agli italiani la nostra visione della mobilità del futuro”, ha dichiarato Roland Schell, Presidente di Mercedes-Benz in Italia. “Siamo orgogliosi che la protagonista del primo giro d’Italia in automobile a impatto zero venga ospitata nel Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, uno dei luoghi che meglio rappresenta i valori e la storia della mobilità”.
“Alla fine dell’affascinante percorso museale, dedicato alla storia della mobilità, c’è una sezione che si chiama DESTINO: una riflessione sul futuro del pianeta e sulla necessità di prendersene cura, a partire dall’uso di energia pulita e mezzi di trasporto ecosostenibili”, ha dichiarato Rodolfo Gaffino Rossi, Direttore del Museo Nazionale dell’Automobile. “Per questo motivo il Mauto è particolarmente lieto di ospitare la Classe B Electric Drive, che ben rappresenta il messaggio che il museo vuole lasciare a tutti i suoi visitatori sulla necessità di pensare la mobilità futura in termini di rispetto e tutela dell’ambiente”.
Il tour 100% elettrico, iniziato a Roma il 12 ottobre, ha attraversato l’Italia da Bari a Bolzano, passando per tante città amiche della mobilità sostenibile come Bologna, Perugia, Reggio Emilia, Modena, Piacenza, Udine, Venezia, Milano, Torino, Matera, Benevento, Genova e Firenze. Inoltre, ad H-FARM a Roncade, in provincia di Treviso, il tour ha incontrato i Concessionari Mercedes-Benz in occasione del primo Dealer Digital Lab organizzato da Quintegia, mentre a Torino Classe B Electric Drive è stata protagonista all’Assemblea Nazionale dell’ANCI, l’associazione che rappresenta i Comuni italiani.
Due i testimonial d’eccezione, lo chef stellato Davide Oldani, già ambasciatore della Stella, e Cristina Chiabotto che per una volta ha lasciato la sua smart per salire al volante della Classe B Electric Drive. A farsi portavoce dei valori della mobilità a zero emissioni, a fianco di Mercedes-Benz, l’Automobile Club d’Italia, che ha presentato, al Centro di Guida Sicura ACI-SARA di Lainate – Milano, il primo protocollo di guida sicura per auto elettriche, Enel che ha messo a disposizione la propria rete di punti Enel per illustrare a clienti, appassionati e curiosi, le caratteristiche delle offerte dedicate all’auto elettrica, e Michelin, impegnata nello sviluppo di pneumatici a basso rotolamento, sempre più amici dell’ambiente. Partner dell’#eTour anche Fondazione Laureus Italia, una presenza che sottolinea ancora una volta l’impegno della Stella ad andare oltre la vocazione commerciale, attraverso iniziative concrete sul territorio. Laureus Italia opera, infatti, all’interno delle periferie delle grandi città italiane con l’obiettivo di sostenere minori a rischio utilizzando lo sport come strumento di supporto psico-pedagogico. Inoltre, #IoSonoElettrica, grazie alla partnership con LifeGate – punto di riferimento per la sostenibilità in Italia – ha aderito al progetto Impatto Zero®, compensando i 7.538 kg di CO2 generati dal tour e contribuendo alla tutela di oltre 15.000 mq del Parco del Ticino, alle porte di Milano.
A salutare il passaggio dell’#eTour, tante istituzioni e Sindaci che, lasciando la propria firma sulla Classe B Electric Drive, si sono impegnati a supportare lo sviluppo della mobilità elettrica nelle loro città. Da Firenze che “scommette sempre più sulla mobilità elettrica e sullo sviluppo sostenibile e grazie a Mercedes fa un nuovo, significativo passo in avanti per l’aumento dei veicoli elettrici in città”, come dichiarato dal sindaco Dario Nardella, a Milano con l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran convinto che “la mobilità sostenibile sia l’unica via percorribile per migliorare la qualità della vita nelle grandi città e la diffusione di veicoli ecologici è sicuramente una delle strade da perseguire con tenacia.”
La nuova Classe B Electric Drive (che ha una garanzia di 8 anni o 100.000 km) è ecologica, bella e divertente da guidare grazie al suo propulsore con batteria agli ioni di litio che garantisce ben 180 CV (132 kW) e 340 Nm di coppia massima già al regime minimo, assicurando così prestazioni sportive e un’autonomia di circa 200 chilometri a zero emissioni locali. Ed oggi, salire al volante della Classe B Electric Drive non è mai stato così facile, grazie ad una vantaggiosa proposta di Leasing – 35 canoni da 299 euro, con un anticipo di 6.900 euro e la possibilità di restituire la vettura dopo tre anni – e di Noleggio a Lungo Termine in collaborazione con Mercedes-Benz CharterWay – 24 canoni da 399 euro, con un anticipo di 5.500 euro – che include anche Assicurazione RCA, manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione amministrativa e sinistri, furto e danni al veicolo. Il bollo naturalmente è gratis.
E nel corso dell’evento ci è stata data un’anticipazione: ad aprile Mercedes Classe B Electric Drive entrerà a far parte del noleggio giornaliero: a Roma e Milano sarà infatti possibile noleggiarla a 30 euro/giorno, provando così con mano le sue qualità e, ovviamente, contribuendo a migliorare la qualità della vita, con una mobilità intelligente e integrata. Perché, come ha detto il direttore del Museo Rodolfo Gaffino Rossi con una frase che ci è piaciuta molto e ci è rimasta impressa, “non possiamo più permetterci una mobilità insostenibile“.
Barbara Premoli