Proseguiamo la nostra analisi tecnica da Barcellona col team più di tutti ha apportato modifiche alla sua vettura, la Ferrari. Come potete vedere dalla foto-confronto, al posteriore la Scuderia ha portato una evoluzione del diffusore utilizzato nel finale della scorsa stagione. È ancora presente all’esterno dell’estrattore l’ormai famoso ricciolo che abbiamo descritto più volte nello scorso. Tale componente è posizionato in una zona nevralgica del diffusore, in quanto, una delle problematiche che si riscontrano su vetture che utilizzano un assetto rialzato al posteriore è che un distacco eccessivo del fondo dal suolo comporta una perdita di effetto suolo. Di conseguenza si ha un flusso d’aria più lento, minor depressione e ci può essere l’entrata di flussi laterali dall’esterno, deleterei per la generazione corretta di carico aerodinamico.
Se la parte esterna del diffusore della SF16-H è molto simile a quello della Ferrari 2015, non si può dire così della parte centrale. La modifica apportata dalla scuderia italiana è stata causata dal cambio di filosofia all’anteriore con l’introduzione di una versione corta di muso, ma anche dalla miniaturizzazione della parte centrale della vettura. Queste due importanti modifiche fanno sì che nella parte centrale del diffusore arrivi molta più aria rispetto al 2015. Il nuovo componente studiato al CFD e nella galleria del vento di Maranello è molto probabile che garantisca una più efficace estrazione di aria dal fondo della vettura.
Paolo Boschini