Una settimana fa, il 9 gennaio, la scomparsa di Maria Teresa de Filippis, prima donna a correre in Formula 1 nel 1958 e presidente onorario del Club International des Anciens Pilotes de Grand Prix F1 (GPDC). Come scritto nell’articolo, qualche anno fa Maria Teresa ci regalò un libro, “The first 50 years of a small but exclusive club“: sfogliarlo, leggerne alcune parti è stato un rituffarci in una F1 che non c’è più. Ricordi, splendide immagini in bianco e nero racchiusi nel volume pubblicato nel 2012 per celebrare i 50 anni del CIAPGPF1, fondato nel 1962 da nove ex-piloti di F1: Juan Manuel Fangio, Louis Chiron, Giuseppe Farina, Robert Manzon, Gianfranco Comotti, Yves Giraud Cabantous, Albert Divo, Emmanuel de Graffenried e Paul Frere.
Da allora, oltre 200 piloti e personaggi di spicco della F1 sono entrati a farne parte e Maria Teresa, con l’aiuto del marito Theo, si è impegnata al massimo per tenere vivo il Club e farlo crescere.
E leggere oggi la sua prefazione al libro è scoprire quel mondo e indirettamente anche lei, il suo carattere e la sua grinta: “Non mancano certo le ragioni per andare orgogliosa di esserne un membro. E io lo sono, e sono anche orgogliosa di aver potuto contribuire alla vita del club e al suo progresso nel corso degli anni. I miei anni associativi incominciarono nel 1979, quando fui eletta socia. Avvenne a Monza in occasione del 50° del GP d’Italia, dove si riunivano tanti ex della F1.
“E sono anche orgogliosa delle congratulazioni di Juan Maniel Fangio, Presidente Onorario, e dell’incoraggiamento che mi ha dato per poi assumere incarichi istituzionali. Era sempre lui che nel 1984, eletta Segretaria Generale, mi venne vicino e mi disse ‘Forza, sei brava e capace, avrai sempre il mio sostegno’. Per una ‘ragazza’, per quanto libera e indipendente, era motivo di grande soddisfazione e orgoglio stare tra i grandi della F1 ed essere rispettata per quello che facevo (…). Oggi, dopo oltre 33 anni da socia, di cui 28 con incarichi ufficiali, guardo indietro con nostalgia a tutti gli eventi vissuti, superando difficoltà e malintesi sia all’interno del Club che all’esterno, affrontando autorità non sempre ben disposte, e giornalisti molti dei quali non sempre volevano avere notizie generiche, ma cercavano di farmi parlare di situazioni particolari in quanto unica donna nell’ambiente. Adesso anche in veste di Presidente Onorario rimango vicino alla vita del Club, che non vorrei per niente al mondo non aver vissuto. Vorrei che questi 50 anni del 2012 siano i primi e che dopo altri 50 anni ci sarà sempre il CIAPGPF1 Grand Prix Drivers Club come si chiama adesso rendendo omaggio ai tempi moderni con le loro esigenze di marketing“.
Capito chi era Maria Teresa de Filippis? Vi lasciamo a qualche immagine del libro, scattata così “alla buona”, d’istinto, mentre scorrevamo le pagine, perché possiate immergervi anche voi in quel mondo così vicino e così lontano. Avremmo fotografato tutto, in ogni pagina un’espressione, un ricordo, uno sguardo. Nulla lasciato al caso, ma tutto scelto con intelligenza e cuore da Maria Teresa. Con l’augurio che questo Club piccolo ma esclusivo prosegua e cresca per i prossimi 50 anni almeno, proprio come voleva lei.
Barbara Premoli